Vienna: un gesto satanico che la nostra comunità islamica condanna senza se e senza ma

Comunicato stampa


di Centro Islamico Culturale d'Italia

Centro Islamico Culturale d’Italia
COMUNICATO STAMPA
Di fronte alla recrudescenza degli atti terroristici e l'escalation della violenza che ha colpito ciecamente e con scelleratezza Vienna ieri sera (Lunedi 02 Novembre 2020), il Centro Islamico Culturale d'Italia, noto come Grande Moschea di Roma, esprime per l'ennesima volta la sua ferma e assoluta condanna di questi crimini compiuti in nome di “Allah Akbar”.
Si tratta di un gesto satanico che la nostra comunità islamica deve condannare senza se e senza ma.
Siamo chiamati come musulmani, non solo ad interagire con gli effetti di questi delitti, ma ad impegnarci nel debellare preventivamente queste azioni diaboliche al momento della loro semina e germinazione.
I terroristi non devono trovare ambienti accoglienti o complici.
Il silenzio e l'indifferenza sono una sorta di omertà inaccettabile.
Dobbiamo bannare l'ambiguità e il doppio linguaggio dalla nostra retorica, dai nostri sermoni e dai nostri processi formativi ed educativi destinati particolarmente alle nostre nuove generazioni.
L’Islam ha sempre proibito l’oltraggio, l’ingiuria e l'aggressione verso qualunque anima, considerando ciò uno dei maggiori crimini, perché essa appartiene ad Allah solamente, senza fare differenze fra una confessione religiosa e un’altra oppure un genere e un altro.
A causa dell’inviolabilità, sacralità e rispetto della vita umana Allah ha stabilito che chi commette un gesto omicida, oppure di ostilità e di sopraffazione verso una persona, è come se lo avesse fatto verso l’umanità intera. E chi avrà conservato in vita un’anima proteggendola é come se lo avesse fatto verso l’umanità intera. Questo proprio perche essere umano é equivalente all’umanità intera, dato che discende unicamente da Adamo, cosi leggiamo nel Corano: “...chiunque ucciderà una persona ... è come se avesse ucciso l’umanità intera. E chiunque avrà vivificato una persona sarà come se avesse dato vita all’umanità intera...”
La diversità delle religioni e dei credi é un fatto dovuto e riconosciuto conformemente alla volontà e alla saggezza divina.
La patria appartiene a tutti i suoi figli senza alcuna distinzione di carattere religioso, culturale, etnico e linguistico, affinché possano vivere in sicurezza e pace.
Concludiamo ribadendo con forza ancora una volta l’assoluta inviolabilità della vita, dei luoghi di culto e la preservazione della quieta convivenza. Perciò ogni atto di violenza non puo trovare una giustificazione di alcun genere e soprattutto non puo essere “in my name”.
Roma 03 Novembre 2020
Dr. Abdellah Redouane
Seeretario Generale
 



Martedì 03 Novembre,2020 Ore: 16:27