QUELLA CROCE

di Mario Pavan

Ho pianto di quelle lacrime che Francesco benedice
e proclama quale forza del coraggio di essere veri.
Ho pianto di speranza su quel crocifisso, Uomo di popolo.
La gente qui canta e batte le mani e non grida :“Barabba!”
E’ la croce di un amore inchiodato di nuovo a patire
sul legno dell’Amore intagliato dal martello operaio
e dalla falce nel segno di messi copiose al sole.
E poi c’era lui, il martire figlio di Sant’Ignazio .
Era la sua immagine di preghiera votata al battesimo di sangue
che ridà Vita, come agli albori di primitiva “Evangelii gaudium”.
Quel Cristo vittorioso nella fatica di campesinos e cartoneros
mi ha piegato aria a convertita novità la storia di Luis Espinal.
Il suo crocifisso è ora il mio crocifisso tra un popolo nuovo
che cerca giustizia nella Liberazione, teologia di verità.
Mario Pavan, Vicenza luglio 2015
 
(all’incontro tra il presidente Morales e papa Francesco: nel dono del crocifisso, copia di quello appartenuto al gesuita padre Luis Espinal , ucciso in Bolivia dai militari nel 1980, lo stesso anno dell’assassinio del beato mons.Oscar Arnulfo Romero in Salvador ).



Lunedì 27 Luglio,2015 Ore: 17:14