Papa Francesco , in questi due primi suoi anni di pontificato , sta compiendo una rivoluzione che il cardinale Carlo Maria Martini (altro gesuita) dall’alto dei cieli benedice (di sicuro!) e con lui anche i papi del Concilio Ecumenico Vaticano II.Era ora che noi laici e credenti avessimo una riconferma visibile di una Chiesa solo del Vangelo, una Chiesa povera tra i poveri ma anche coraggiosa nel denunciare falsità e paure. E non solo nella forza della Parola ma soprattutto nelle scelte di vita, coerenti e che danno speranza . In definitiva, una Chiesa di popolo perché anche papa Bergoglio viene dal popolo.

Questo è la Chiesa, popolo di Dio che cammina, e che combatte davvero l’ingiustizia verso la Pace nell’annuncio della misericordia e non nella condanna.

Il vento dello Spirito, così impetuoso e beneraugurante, in ognuno di noi, è stato avvertito fin dalla prima sera, nella semplicità delle prime parole di questo “padre” venuto dalla fine del mondo ” .

E poi via via nel suo quotidiano, nello stile sobrio di vita, nell’incoraggiare e nel testiminare la vicinanza a chi è in difficoltà, a chi si sente emarginato e quasi sempre messo da parte.Con papa Francesco davvero la pietra scartata dai costruttori è diventata la testata d’amgolo!

E per questo comprendiamo il suo continuo insistere “pregate per me”. Oggi più che mai , dove tanti ( anche credenti e ministri) pure nell’interno della Chiesa e della stessa Curia, restano invece ancora saldamente aggrappati a sicurezze di un fortino inespugnabile e perfetto(?) .Senza dimenticare che nel Vangelo è detto chiaro: “andate e predicate” fuori, nelle periferie .

Proprio come fa papa Francesco che insegna con la vita questa pastorale teologica della Liberazione!

Un impegno per tutti noi e per tanti di tutto il mondo, anche per i cosiddetti “grandi”: imparare in concreto a vivere la gioia di una sola, grande famiglia umana!