Dal tempo dei tempi su bocche di profeti nel grido
della “Salvezza che verrà da Oriente” oggi
sulle orme di Paolo, Giovanni Paolo e Benedetto
è gettato il seme della grande tenda di un domani.

E l’Occidente muore sotto slogan e volti di sorrisi
forzati a carpire le solite vecchie promesse
per un continente nato già vecchio in carte
e bolle da bruciare e cambiare oltre gli steccati .

L’Oriente, tutto questo Oriente di Mezzo mostra
viva invece la speranza di popoli in questua
perenne, ma più vicini all’Onnipotente da millenni
in un camminare insieme da pellegrini di pace.

Dal primo Francesco fino al nuovo Francesco.

( Non è un caso che questo segno a ricordo di mezzo secolo dal primo nella Terra del Santo, voluto e compiuto dal beato Paolo VI, inizi il 24 maggio: per noi italiani data non certo da celebrare in cerimonie e liturgie militari.
Solo da rivoluzionare nella Giustizia e nella Pace).

Mario Pavan , Vicenza