La foto della settimana
Futuro nero

di Sergio Grande

E’ passato un mese da quando è affondata la piattaforma petrolifera della British Petroleum posta nel Golfo del Messino ad una cinquantina di km dalla costa americana. Da allora ininterrottamente il petrolio ha invaso il Golfo del Messico. La stima iniziale di 5000 barili al giorno (ovvero circa un milione e mezzo di litri di petrolio al giorno), stando alle informazioni diffuse da alcune associazioni ambientaliste come Greenpeace, era assolutamente sottodimensionata. C’è chi parla di 100000 (centomila) barili al giorno ma anche se non fosse così la stessa stima iniziale ad uso mezzi di comunicazione, fatta evidentemente per minimizzare l’impatto mediatico della notizia, costituisce sicuramente un danno rilevantissimo per tutto l’ecosistema terrestre. Le immagini che qui riproduciamo e diffuse da Grennpeace e dalla stessa RAI sono terrificanti e non hanno bisogno di molti commenti
E a distanza di un mese ancora non si riesce ad otturare la falla ed il Golfo del Messico è stato trasformato in un mare di petrolio.
Quando si prenderà coscienza che non è più possibile un uso sfrenato e dissennato delle risorse naturali? Cosa vogliamo lasciare in eredità alle future generazioni? Un mondo vivibile o una discarica fetida e mortifera? Ci può essere un futuro per questa umanità in queste condizioni?
Domande drammatiche che però non sembrano scuotere più di tanto l’opinione pubblica frastornata da notizie quali la vittoria della Coppa dei Campioni per l’Inter del petroliere Moratti, o altre amenità di cui è piena la stampa italiana.
Fra queste ci ha colpito la notizia che nei giorni scorsi le agenzie di stampa ed i quotidiani hanno battuto sul sequestro di un lussuoso yacth che è nella disponibilità di Flavio Briatore, il noto personaggio del mondo dello spettacolo e della formula Uno. L’accusa è di aver evaso l’Iva per quattro milioni di euro. Direte cosa centra Briatore ed il suo yatch con l’inquinamento ed il golfo del Messico. Di questa notizia ci ha colpito il fatto che il lussuosissimo yatch di Briatore ha consumato nel solo ultimo anno ben 750mila litri di gasolio. Una quantità enorme di gasolio, e quindi di inquinamento scaricato nell’ambiente, per soddisfare i capricci di una sola persona o famiglia che dir si voglia. Una sola persona che consuma da solo  il petrolio che servirebbe a far viaggiare per un anno intero circa 500 famiglie su auto di piccola o media cilindrata o molte migliaia di persone con i mezzi pubblici. Ecco, al di la di ciò che la Guardia di finanza ha contestato a Briatore da un punto di vista di violazioni delle leggi tributarie italiane, quello che non è più possibile è lo sperpero gratuito di risorse energetiche elevato a sistema, o per meglio dire, il capriccio individualistico elevato a sistema, o meglio ancora l’ingordigia di pochi individui ai danni dell’intera umanità.
L’ingordigia è la nemica dell’umanità. Un sistema che lo sponsorizza e lo rende obbligatorio per tutti è fallimentare per tutti e produce e continuerà a produrre mostruosità come quelle del Golfo del Messico contro cui non si è sollevato alcun movimento di opinione che ne metta in discussine alla radice la possibilità di una sua replica su una scala ancora più vasta. Continuando così la marea nera si trasformerà in un futuro nero. Ed è un ben misera soddisfazione il sapere che i ricchi e gaudenti alla Briatore navigheranno anche essi con le loro barche di lusso in un mare di merda.


Domenica 23 Maggio,2010 Ore: 16:58