Per "Dio" - quanto interesse, e quanto "entusiasmo"!!!

Ma di quale "Dio" tutti sono "pieni"?!
Un omaggio ad Alessandro Baricco e Leonard Boff


di Federico La Sala

Oggi, e finalmente, abbiamo un’ Iliade (quella riscritta da Baricco: bravissimo, ha colto perfettamente nel segno), all’altezza del nostro tempo e della nostra civiltà. Un’iliade senza più gli Dei e senza più le Dee: è proprio quella che dice bene di noi stessi e di noi stesse - quella del tempo che viviamo e che meritiamo, non quella dei Greci e dei Troiani. Dice della nostra vita e del nostro tempo - di noi, vivi-morti o morti-vivi, senza nessuna più differenza e senza più senso alcuno. In un presente senza passato e senza futuro, abbiamo dimenticato tutto - e non sappiamo più né distinguere, né meravigliarci, e né interrogarci sulle parole che usiamo o meglio ci usano (e non solo le parole!). Tutti gli dei sono morti: c’è un solo dio - e tutto è fatto uguale a tutto, dalla teleologia e dalla teologia del dio-denaro e del dio-capitale. Ancora più di ieri, Marx ha miliardi e miliardi di ragioni: egli conosceva bene i greci ..... e anche Dante!

Gli antichi greci, quando parlavano del "dio" o degli "dei", sapevano di chi parlavano: e, quando in modo particolare erano guidati da loro o cadevano sotto il loro potere o erano da loro ispirati, sapevano di Chi si trattava - ne conoscevano vita, storie, e miracoli: Apollo, Atena, Zeus, Era, Afrodite, Ares, Poseidone, Demetra, Eros ... Con la parola "entusiasmo", essi ci dicono di più di un trattato di antropologia, di teologia, e di filosofia messi insieme: per loro, tutto era "pieno di dei" - e dappertutto c’erano dei e dee! "Entusiasmo" vuol dire propriamente - e significativamente - "ispirato dal dio", "dominato dal dio", "preso dal dio". E i greci, quando venivano a trovarsi in tale situazione e stato, sapevano di quale "dio" in persona erano "pieni" e lo dichiaravano - senza alcun problema!

Gesù, quando insegnò il "Padre Nostro", sapeva - in spirito di verità (e non di menzogna!) - "Chi" era il "Padre": non il dio Mammona o il dio Moloch o il dio Baal. Gesù (che significa "il dio che salva") ci ha svelato "Chi" è questo "dio che salva" e ci ha detto il Suo nome: Amore ("Dio è Amore"). E, questo nome, è lo stesso di quello del "dio" del Cantico dei cantici - e non altri (prima di tutti gli altri): il dio dei nostri padri e delle nostre madri: è Amore-Ahavah, il dio che è "più forte di Morte" e la vince (su questo, cfr. il prezioso lavoro di Giovanni Garbini, Cantico dei cantici: Testo, traduzione, note e commento, Paideia Editrice, Brescia 1992). Ricordiamo: teniamo presente (forse questo Nome - non altri - è la Stella, che può portare tutti gli esseri umani a casa, dai propri genitori - ’Maria’ e ’Giuseppe’ - e ritrovare il nostro Padre e il Nostro dio, quello della Resurrezione dalla Morte, della Vita e della Verità).

Oggi, di nuovo e ancora tutti lo gridano, tutti ne parlano: Dio, Dio lo vuole, Dio è con noi...... Tutti lo hanno arruolato nelle proprie forze armate - soprattutto. Ma quanti "Dio" ci sono?! La parola"Dio" è tornata di gran moda - e di grande attualità. E’ tale e tanto l’ "entusiasmo" che anche i cavalli, se avessero la parola, griderebbero: "Avanti, all’attacco, Dio lo vuole, Dio è con noi"! Ma di che si parla, di chi parlano? E di chi sono "pieni" o vogliono essere "pieni"? Al di là delle apparenze, è tutto come sempre: ognuno per sé (e contro tutti), e "Dio" con tutti. Il "quadro" ha già la sua moderna didascalia: l’uomo è un lupo per l’altro uomo - e la guerra di tutti contro tutti continua, alla grande! Questo è il nostro "Dio": "allegria", "allegria"! Non c’è da meravigliarsi (da un certo punto di vista): il concetto di Dio dopo Auschwitz non è affatto chiaro ...e il Nome stesso di Dio non si sa ancora quale sia. Si fa finta e si continua come prima, ancora come se la buona-notizia non ci fosse mai stata data - come se il messaggio a duemila anni e più dopo il suo "invio" non ci fosse mai stato portato. O diversamente, come molti hanno detto e creduto, "Dio non esiste" o "Dio è morto"... che nessun messaggio mai è arrivato o arriverà. La "notte" è eterna - non finisce mai: è inutile svegliarsi - continuiamo a dormire! A che domandare? Nella notte tutte le vacche sono nere: essere e non-essere sono la stessa cosa! Zero, sotto zero, zero assoluto: un inferno - come Dante aveva ben capito - e ben denuciato, fin dal primo Giubileo! Ricordiamo, ricordiamo.... Chissà? Forse, se riuscissimo a ricordarci di tutti gli dei e tutte le dee, riusciremmo a ricordarci anche del Nostro grande Amore.... Il politeismo non è affatto in contraddizione con il monoteismo - con il dio dei nostri padri e delle nostre madri. E, a ricordare e a ben pensarci, nemmeno con la critica dell’economia politica di Marx!



Mercoledì, 08 dicembre 2004