ASIATICAFILMMEDIALE
un ponte tra il cinema europeo e orientale

di Daniela Zini, inviata ad AsiaFilmMediale per IL DIALOGO

Da quando Marco Polo ha intrapreso un lungo viaggio in Cina, nel 1271, l’Asia fa sognare.
L’Asia è stata e resta sempre per l’osservatore occidentale un continente contraddittorio e ammaliante.
A dispetto delle catastrofi climatiche, della minaccia nucleare nord-coreana, della crisi finanziaria del 1998 e della rivalità tra Cina e Giappone, il continente più popolato del mondo persegue, da una decina di anni, la sua rivoluzione silenziosa.
Cannibalizzata dall’economia di mercato, seguendo l’esempio del Giappone e dei dieci dell’ASEAN, Association of South-East Asian Nations, l’Asia di oggi è divenuta ricca e smagliante, fiera e sicura di sé. Ma, pur imitando l’esempio dell’Occidente capitalista, gli asiatici continuano a pensare diversamente, manifestano la loro diversità nei loro rapporti con la politica, la società, la natura, il denaro e, soprattutto, con il potere, che resta autoritario e gerarchico nella maggior parte dei Paesi. Per loro, le tre grandi priorità della vita restano la famiglia, seguita dal lavoro, come mezzo di successo, dunque, dello stato sociale e della ricchezza e, infine, la qualità delle relazioni umane.
Dall’inizio del secolo assistiamo a una evoluzione in tutti i settori, che prova la maturità di questo continente.
Si è aperto, come mai, al corso della storia, senza per questo perdere la sua anima.   
Ieri, per gli otre tre milioni di romani, l’XI Edizione di AsiaticaFilmMedialeha aperto le porte dell’Asia. Come ogni mese di novembre, da undici anni, le sale del Tempio di Adriano e dei Cinema Capranica e Farnese cambiano latitudine e migrano verso l’Asia. Per nove giorni, da Oriente un vento fresco e portatore di colori, profumi e suoni soffierà su Roma.
Dall’india al Giappone, passando per la Cina, il Festival, che, anno dopo anno, permette di scoprire nuovi talenti della settima arte, è un appuntamento immancabile per tutti gli appassionati e i curiosi del continente asiatico.
Creare nel 2000, un Festival, con l’obiettivo di mostrare la diversità del cinema in tutti i Paesi dell’Asia e farne scoprire la ricchezza, era una sfida particolarmente ambiziosa: il cinema asiatico, eccettuato il cinema giapponese, faceva soprattutto parlare di sé per la sua spettacolarità delle scene d’azione.
Il cinema asiatico produce tre volte più film rispetto all’Occidente.
Grazie ad AsiaticaFilmMediale questo cinema fa, finalmente, la sua entrata nella scena internazionale.
È il volto bello della mondializzazione!
Consultare il programma alla pagina web:
 
Daniela Zini
Copyright © 13 novembre 2010


Domenica 14 Novembre,2010 Ore: 08:21