Testamento biologico
"Una legge che non rispetta la libertà dei figli di Dio"

di Agenzia NEV del 09/02/2011

Lo dice Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese, in un editoriale in uscita oggi sul settimanale NEV


Roma, 9 febbraio 2011 (NEV-CS07) - Nel giorno dell'anniversario della morte di Eluana Englaro quella di una "Giornata degli stati vegetativi" indetta dal Governo non solo è inopportuna, ma è di "cattivo gusto". Lo dice la pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese, in un editoriale in uscita oggi sul settimanale NEV-notizie evangeliche. E il ddl Calabrò in materia di testamento biologico è una legge che "non rispetta la libertà dei figli di Dio", che va "contro la dignità e la libertà dei cittadini e contro la libertà di coscienza sancita dalla Costituzione".
Eppure per Bonafede la vicenda della famiglia Englaro ha avuto il merito di aver creato "una coscienza diversa e diffusa".
"Non siamo eterni minori che hanno bisogno di essere guidati e presi per mano da qualcuno che pensa di sapere qual è il nostro bene - si legge nell'editoriale -. Siamo donne e uomini adulti, con la schiena diritta. La fatica di vivere, ma anche la bellezza della vita, è che possiamo e dobbiamo prendere decisioni che nessuno può prendere al nostro posto. Questo vale anche per la conclusione della nostra vita. E nel caso non fossimo più in grado di farlo è importante che le perone che ci amano e ci conoscono possano chiedere che sia rispettata la nostra volontà e la nostra visione delle cose".
Per Bonafede, a capo dell'organo esecutivo dell'Unione delle chiese metodiste e valdesi, "la vita è un dono che riceviamo da Dio insieme alla libertà e alla responsabilità di farne qualcosa di buono. Nessuno può frapporsi tra la nostra coscienza e Dio, nessuno può mediare, nessuno ci può togliere il bene prezioso della coscienza individuale e la libertà di decidere e anche eventualmente di sbagliare. Una legge come quella proposta dal ddl Calabrò, che vorrebbe ridurre le persone a minori sotto tutela, è una legge che non rispetta la Costituzione e, ne sono profondamente convinta, nemmeno la libertà dei figli di Dio".
 
In allegato l'editoriale a firma di Maria Bonafede in versione PDF.

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Mercoledì 09 Febbraio,2011 Ore: 14:49