Frankfurter Allgemeine Zeitung, 20 dicembre 2011
Delitti di corruzione

I regali ai funzionari di Stato possono essere punibili


di Joachim Jahn, Berlino

(traduzione dal tedesco di José F. Padova)


 Nel 2008 era al 63° posto, ora è scesa al 69°. Si tratta della lista dei Paesi più corrotti al mondo e dell'Italia. Le mafie, l'evasione fiscale e la corruzione sottraggono risorse alla parte sana (che c'è, eccome!), ma anche impediscono, dissuadendoli, gli investimenti produttivi dall'estero.  Tutti deplorano la disoccupazione, la cui causa sta anche qui. Ora che al governo non c'è più chi aveva l'orticaria soltanto nominandogli la Guardia di Finanza ("L'evasione fiscale è un diritto quando lo Stato mette tasse eccessive", ve lo ricordate?) chissà che Monti e i suoi professori prendano misure contro queste tristi realtà. Intanto altrove le misure contro la corruzione già le hanno in funzione, come spiega questo commento della Frankfurter Allgemeine Zeitung. 
JFPadova

Frankfurter Allgemeine Zeitung, 20 dicembre 2011

Delitti di corruzione
I regali ai funzionari di Stato possono essere punibili

L’affare che riguarda il Presidente Federale Wulff ci ricorda che i servitori dello Stato non possono accettare qualsivoglia vantaggio. È indifferente che si tratti di funzionari o di politici.
Joachim Jahn, Berlino (traduzione dal tedesco di José F. Padova)

Quanto per un politico possano essere scabrosi perfino i doni di Natale lo ha già dovuto sperimentare Utz Claasen. Per aver fatto pervenire biglietti omaggio del Campionato del Mondo 2006 a membri del governo [del Land] a Stoccarda e a un sottosegretario del Governo Federale, l’ex capo dell’ENBW [ndt.: l’equivalente del nostro ENEL per il Baden Württemberg] è finito davanti al tribunale. Per di più l’Ente energetico era addirittura lo sponsor ufficiale del documentario sul Campionato. Soltanto la Corte suprema di Cassazione ha emesso alla fine una sentenza definitiva di assoluzione.

Nel caso del Capo dello Stato Christian Wulff non si tratta finora di fattispecie penale, ma si discute soltanto di una sua possibile infrazione della Legge ministeriale della Bassa Sassonia, commessa durante il suo periodo come Capo del governo a Hannover. Infatti i regali ai politici possono costituire fattispecie rilevanti per le Procure, se sono stati fatti a un titolare di funzione pubblica. Questo vale per ministri e segretari di Stato, come pure per funzionari di polizia e perfino per manager di aziende pubbliche.

Rilevante insicurezza per i casi singoli
Su questi ultimi incombe la punibilità per accettazione di benefici o anche per corruttibilità – crimini di corruzione, che possono essere puniti più severamente della corruzione nel settore privato. Anche l’ex consigliere di amministrazione della banca Bayern LB, Gerhard Gribkowsky, che attualmente è imputato davanti al Tribunale regionale di Monaco di Baviera per introiti di dubbia provenienza in rapporto alla vendita della Formula 1, è stato incriminato dai Pubblici ministeri come funzionario statale, in quanto lavorava per una Banca a partecipazione statale. E la Corte suprema federale ha posto sotto giudizio un direttore di filiale della Deutsche Bahn AG [ndt.: le nostre Ferrovie dello Stato] per essersi fatto invitare più volte a pranzo, allo scopo di “migliorare il clima dei rapporti”, da un imprenditore che aveva avuto l’appalto per la manutenzione dei vegetali lungo i binari.

Più innocue sono le donazioni a semplici parlamentari. Il Codice Penale prevede anche una fattispecie per la corruzione dei deputati. L’articolo però è formulato in una misura più ridotta di quanto prevedono i trattati internazionali e riguarda soltanto la compera di un voto ben determinato. I rappresentanti del popolo all’opposizione possono così restare protetti dalle perquisizioni effettuate dalle autorità col pretesto della lotta alla corruzione. Chi al contrario è in carica al governo, come un tempo l’attuale Presidente della Repubblica Federale Tedesca Christian Wulff, deve attenersi in più alle leggi sulle cariche pubbliche, vigenti a livello federale e nei singoli Land. Esse sono la contropartita del diritto disciplinare in vigore per gli impiegati statali loro sottoposti.

Nel caso concreto regna d’altronde notevole incertezza circa ciò che è permesso. Recentemente il Ministero federale dell’Interno, unitamente a rappresentanti del mondo economico, ha pubblicato un catalogo con domande e risposte circa i rapporti con i rappresentanti delle Autorità statali. Come norma di base vale la seguente: possono essere accettati presenti per un valore fino a 25 euro, se il superiore acconsente. Il denaro contante è sempre proibito – anche, per fare un esempio, quello destinato alla “cassa per i caffè” di un guardiano di chiusa dei canali. Per quanto riguarda i pranzi di lavoro è permesso ciò che è “normale e adeguato”. I giuristi parlano di “adeguatezza sociale”. Questo ha come conseguenza che per un capo di amministrazione sono permesse “cortesie” più importanti di quelle per i suoi sottoposti.

Anche i ministri e i capi di governo possono farsi fare regali
In diritto penale il punto cruciale sono i cosiddetti accordi scorretti. Infatti anche i servitori dello Stato possono farsi regalare qualcosa, quando si tratta di una faccenda privata. Vietati sono i donativi (al disopra del valore di una bagatella, il cui limite è definito vagamente) solamente se essi sono offerti “per influenzare l’attività di servizio”. Tuttavia non è indispensabile una contropartita da parte del funzionario – o perfino una violazione dei suoi doveri – perché questi si renda passibile di pena. Così la sbevazzata di Capodanno dell’allora presidente della Bundesbank, Ernst Welteke, pagata da altri, lo ha portato a dover pagare 25.000 euro perché il pubblico ministero archiviasse le sue indagini per acquisizione illecita di vantaggi.

Anche i ministri e i capi di governo possono farsi fare regali da amici e parenti. La cosa diventa scabrosa soltanto se le attenzioni vengono loro rivolte “in relazione alla loro funzione”. Come beneficio valgono i favori di ogni genere, per esempio in viaggi e in vacanze. Fra questi si contano anche i prestiti a tassi più vantaggiosi di quelli normali del mercato finanziario. Alcuni ritengono che questo sia il caso occorso a Wulff. In questi casi conta inoltre quali garanzie offre il beneficiario del credito. Per l’attuale Capo dello Stato non è mai stata registrata al catasto una garanzia ipotecaria a favore dell’imprenditore Egon Geerken o di sua moglie.


TRASPARENCY INTERNATIONAL
CLASSIFICA DEI PAESI CORROTTI, ITALIA PEGGIO DEL GHANA

L'Italia si colloca al 69esimo posto, con 3,9 punti contro i 4,6 del 2008 e si trova messa peggio di paesi come il Ghana, la Slovacchia e il Montenegro

L'Italia è un paese corrotto? A leggere la classifica stilata dalla ONG _Transparency International (http://cpi.transparency.org/cpi2011/results/: nella search table si può inserire il nome del Paese che interessa) si direbbe proprio di sì. Analizzando una serie di dati che vanno da sondaggi a numeri raccolti da 13 diverse organizzazioni internazionali, il centro di ricerche analizza il livello di corruzione percepita, assegnando a ogni nazione il suo Indice di corruzione percepita. Si va da 10, che indica un paese onesto, fino a zero, sintomo di una corruzione diffusa. L'Italia, che nella classifica si posizione al 69esimo posto, porta a casa solo 3,9 punti (contro i 4,6 del 2008) e si trova messa peggio di paesi come il Ghana, la Slovacchia e il Montenegro. In cima alla classifica (dunque i paesi meno corrotti) ci sono Nuova Zelanda, Danimarca e Finlandia. In fondo invece le nazioni dove dominano guerra o dittature, Corea del Nord, Myanmar, Somalia e Afghanistan.

A venire presa in considerazione non è la corruzione reale, spesso non tracciabile e difficile da quantificare, quanto quella percepita. Vengono dunque analizzati sondaggi di opinione, il livello di accesso alle informazioni da parte della popolazione locale, i casi più eclatanti di appropriazione indebita e tangenti, l'efficacia delle leggi anti-corruzione. In base a tutte queste informazioni si estrae un punteggio per ogni paese. E non mancano le sorprese ( vedi fra gli altri http://tg24.sky.it/).

Huguette Labelle, capo dell'ong che ha sede a Berlino, spiega infatti al Guardian, che non sono sempre i paesi più poveri dove domina la corruzione. Nella classifica infatti nazioni relativamente benestanti, come la Russia, si trovano molto in basso, mentre altre nazioni, decisamente più povere, come Botswana, Bhutan, Capo Verde e Ruanda risultano più onesti (classificandosi meglio dell'Italia). Di tutti i paesi presi in considerazione ben due terzi raccolgono meno di cinque punti, sintomi di una grave corruzione e soprattutto i paesi più colpiti dalla crisi, come la Grecia, vedono la propria posizione peggiorare. La ricerca non ha solo un valore statistico. Stilata ormai dal 1995 la classifica viene letta con grande attenzione sia dagli economisti che dai più grandi investitori.



Venerdì 23 Dicembre,2011 Ore: 10:33