VII TEMPO ORDINARIO – 23 febbraio 2014 - Commento al Vangelo
AMATE I VOSTRI NEMICI

di p. José Maria CASTILLO

Mt 5,38-48
[In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:]
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

1. Questo vangelo è fondamentale per comprendere il Vangelo. E quindi per poterlo vivere. Per un motivo così semplice che si dice che sia difficile da metterlo in pratica. Il nodo della questione sta in questo: il centro e l’essenza del messaggio di Gesù consistono nella BONTA’. A patto che la bontà si intenda come un atteggiamento fondamentale nella vita, nella società e davanti agli altri.
2. La negazione della BONTA’ e l’opposizione radicale alla stessa è la VIOLENZA. La bontà non si raggiunge condannando la violenza. Né ci liberiamo dalla violenza spiegando perché si produce o analizzando le sue cause e le sue conseguenze. Tutto questo è quello che normalmente facciamo di fronte alla brutale violenza che ci minaccia, ci opprime e ci causa tanta sofferenza. Ma non per questo la eliminiamo. Perché?
3. La violenza deriva dal desiderio, che Dio proibisce nel decimo comandamento (Es 20,17). Il desiderio di quello che non ci appartiene si traduce in cupidigia. E la cupidigia del potente distrugge il debole. Questi meccanismi di dis-umanizzazione sono quelli che hanno causato la crisi economica, sociale, politica, culturale ed umana che stiamo soffrendo. Soluzione? Si cerca nell’«ordine» economico, politico, sociale, etico, legale, religioso……Ma il problema
sta nel fatto che l’ordine non si raggiunge senza proibire e castigare, senza reprimere e minacciare. Ossia, allo stesso modo “la violenza genera il caos, l’ordine genera violenza” (Wolfgang Sofsky). Perciò la violenza si reprime e si minaccia allo stesso tempo e con la stessa forza. Cosa fare, allora? Se chiamiamo Dio il determinante ultimo che dà senso alle nostre vite, quello che Gesù ci offre come soluzione è cercare e trovare Dio nella BONTA’. Solo la bontà disarma la violenza, annulla la violenza, ristabilisce la pace e la convivenza. In questo si trova la soluzione ed il nostro futuro.
Traduzione di Lorenzo TOMMASELLI da:
- JOSE’ MARIA CASTILLO, La religión de Jesús. Comentario al Evangelio diario, CICLO A (2013-2014), Desclée De Brouwer, 2013, pp. 171-172.


Lunedì 17 Febbraio,2014 Ore: 16:57