Coronavirus
SBAGLIARE E’ UN DIFETTO COMUNE, CHIEDERE SCUSA E’ UNA VIRTU’ DI POCHI

di Daniela Zini

Dagosbaglia – ieri abbiamo fatto un flash sulla positivita’ di borrelli. (vedi Link). Oggi la protezione civile precisa che rimane in casa perché ha ‘‘sintomi influenzali’’ ma è negativo al tampone del coronavirus. Avevamo ricevuto la notizia da una fonte che ritenevamo attendibile. Ci scusiamo con borrelli e con i lettori.
26 marzo 2020, ore 13.28
“Scusa” è una di quelle paroline magiche – così le chiamava mia Nonna! – che insieme ad altre come “permesso?”, “grazie”, “prego”, “per favore”, “buongiorno” e “buonanotte”, erano nei tempi passati parte delle cosiddette “buone maniere”, vale a dire quelle norme-galateo del vivere sociale che venivano impartite ai Bambini in Famiglia e a Scuola.
Vi sono persone che chiedono scusa su Whatsapp o pubblicano le proprie scuse sui Social Networks… e, così, perdono meravigliose opportunità di apprendere e migliorare.
A volte gli errori, non sono altro che portoni verso la scoperta...
La Scienza è piena di incredibili serendipità!
Chiedere scusa è ammettere di avere sbagliato, di essere inclini alla possibilità di errore, di essere responsabili delle proprie azioni, di essere consapevoli che, sbagliando, possiamo danneggiare Altri…
In soldoni, è ammettere di essere umani.
E ho apprezzato l’intervento in aula del 25 marzo scorso della capogruppo di Italia Viva alla Camera dei Deputati, Maria Elena Boschi:
Non basta ringraziare i nostri medici, infermieri, farmacisti. Dobbiamo anche chiedere scusa. Non so di chi è la responsabilità dei ritardi nel garantire i presidi per la sicurezza personale, mascherine e guanti, ci sarà il tempo in cui saranno verificati i responsabili ma oggi dobbiamo chiedere scusa se lavorano in quelle condizioni”.
Daniela Zini



Venerdì 27 Marzo,2020 Ore: 09:54