L’autonomia differenziata, così come chiesta dalle regioni ricche del Nord, in particolare Lombardia e Veneto, non garantisce la tenuta unitaria del Paese, ma una loro applicazione aggraverebbe nel tempo le distanze tra Nord e Sud.

Per questo motivo i Consiglieri Naim e Apperti hanno presentato una mozione, sottoscritta trasversalmente dai Consiglieri Guida, Desiderio, Ciontoli, Comunale, Donisi, De Florio, Iannucci e Ventre, sul tema dell’autonomia differenziata, con la quale chiedono al Consiglio Comunale di esprimere totale contrarietà ad ogni proposta di autonomia regionale differenziata che, al fine di garantire gli stessi punti di partenza a tutte le regioni italiane, non preveda la preventiva definizione dei livelli essenziali di prestazioni e la conseguente misurazione dei fabbisogni e dei costi standard, nonché la preventiva definizione dei meccanismi di creazione di un fondo di perequazione necessario a promuovere l’autonomia regionale differenziata nell’unità del Paese.

La proposta di legge sull’autonomia differenziata è molto insidiosa per il nostro Comune, per la nostra Regione e per il Sud in generale, in quanto accentuerebbe il divario tra Nord e Sud per quanto riguarda i servizi. Ciò che verrebbe messo immediatamente in pericolo è il Servizio Sanitario Nazionale, con il rischio concreto di non poter scegliere di curarsi, ad esempio, nei centri all’avanguardia del Nord. Ma il problema riguarderebbe anche la scuola, gli asili nido, il servizio di mensa scolastica, le infrastrutture, il sistema stradale e ferroviario, senza sottovalutare le questioni inerenti all’ambiente e al ciclo dei rifiuti.

Sostanzialmente il regionalismo differenziato non sembra altro che un disegno secessionista delle regioni ricche, ovvero un tentativo di dividere l’Italia in due, con la parte benestante che vuole esserlo sempre di più, a discapito della parte più povera.

La mozione, che i proponenti auspicano sia posta sollecitamente all’ordine del giorno del Consiglio Comunale (come da Regolamento entro 30 giorni) ed approvata all’unanimità, sarà trasmessa al Sindaco affinché provveda ad inviarla al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato e ai Gruppi parlamentari di Camera e Senato per esprimere la netta contrarietà ad ogni proposta di autonomia regionale differenziata, così come previsto dal citato art. 116 della Costituzione.

Caserta, 31 gennaio 2020