A proposito delle ultime esternazioni di Grillo ( “Gli italiani non votano mai a caso”)  

di Domenico Stimolo

beppegrillo.it

Mi sembrano i vaneggiamenti tipici delle curve ove allignano le tifoserie che per tradizione automaticamente gridano sempre che “ l’arbitro è cornuto”. E’ come dire che la palla rimbalza sempre, poiché rotonda. Poi, magari, un gruppo di tifosi “neutri”, giusto per ghiribizzo, cerca le prove, le trova, e dimostra, carte in mano, che” l’arbitro non è cornuto”. Non serve a nulla. I fanatici continuano sempre a gridare che ” l’arbitro è cornuto”, ancora più stridente.

La banale ripetizione di un luogo comune è sempre più forte! Tanti più la gridano, tanto più l’effetto è forte.

Se si ci mette di buona lena, non è molto difficile, specie in una fase dove, da lungo tempo, sul piano generale per gran parte dei cittadini permane una situazione di grande difficoltà, mettere assieme un elenco di “frasi fatte” che, banalmente, per passa parola, tendono a riprodurre lo stato dell’arte. A partire da quello che, scientificamente, viene massicciamente divulgato dalle “menti pensanti”, a partire dallo spazio tv ( specie in Italia, dati i ben noti conflitti d’interesse in atto), che agiscono dietro compenso di lauto soldo da parte dei padroni del vapore, giusto per distorcere e subdolamente influenzare.

Poi, si sa, il popolo è “volgare”. I messaggi percepiti vengono tradotti e trasferiti con semplici “passa parola”.

Per mettere a lauto profitto, ai fini della costruzione dell’elenco, basta per un po’ frequentare i luoghi di “bassa tecnologia”, ad alta densità di presenze, dove c’è il tempo di “scambiar due chiacchere”: mercati, fiere, code postali ed ospedaliere, passeggiate nelle piazze ( specie se paesane), luoghi di ritrovo adusi allo scambio di chiacchere mentre si alza il calice.

Anche i luoghi di “alta tecnologia”, ad uso nel chiuso delle solitudini casalinghe, alfine riproducono lo stesso effetto. Invece della voce si utilizza la manualità della tastiera, che, molte volte, data la velocità d’uso, atrofizza il cervello.

Quindi, dopo avere registrato, con il “copia ed incolla” si costruisce il verbo da propagandare.

Dentro ci sta tutto, con giusto risalto alle parti preminenti e ripetitive di ciò che è stato raccolto.

Quindi: “milioni di giovani senza un futuro, con un lavoro precario o disoccupati, spesso laureati”; “ esclusi ”; “ esodati ”; “pensione di fame” “ piccoli e medi imprenditori”; “regime di polizia fiscale”; “suicidi ”, dettati dalla necessità; “dipendenti statali”, fannulloni; “ chi” vive di politica: municipalizzate, concessionarie e partecipate dallo Stato”; “ Chi ha due case, discreto conto corrente; buona pensione , sicurezza di un posto di lavoro pubblico”.

In questo riquadro, viene messa definitivamente in soffitta la “lotta di classe” - sempre più in auge nei reali e grossi forzieri -, in furbesca manovra si inventa la “lotta d’età”. Quasi biblico. I padri, hanno goduto, mandando al macero i figli. Quindi è dovuta la vendetta. Vadano adesso loro a chiedere la carità.

Si aizza l’odio d’età!

Per sostenere il depistaggio viene totalmente nascosta la contraddizione di fondo: il possesso, da parte del 10 per cento, del 50% della ricchezza nazionale. Questo deve essere nascosto, anche Lui ne fa parte.

Poi, giusto perché tira, qui e la, si mettono alcune “perle”: marocchini; rumeni che invadono la patria; cittadinanza solo agli italiani di sangue; partiti malefici e distruttori, tutti senza distinzione alcuna ( il sistema dei partiti deve essere cancellato, sostituendolo con la dittatura del…….; democrazia malata; casta; finanziamento pubblico ai partiti e all’editoria;….. Metterci la parolina magica, partecipazione, non guasta, fa sempre bene.

Poi, per non scontentare nessuno, dato che gli argomenti trovano grande consenso ( grazie alla lotta dei cittadini che si son fatti il mazzo in quattro), sul piano generale o in diversi importanti ambiti territoriali, si ci colloca “l’acqua pubblica”, il no alla Tav e al Mous.

Il tutto lo si mescola bene, agitandolo bene prima dell’uso, e lo si da al verbo di un fine e collaudato dicitore di platea, altrimenti detto comico. Poi, all’audizione, viene portato un classico dei palchi: la storpiatura dei nomi e cognomi e l’ affibbiamento a questi o a quelli di nomignoli goderecci.

Il pubblico, folto, plaude, e si sghignazza.

Nel “verbo” c’è tutto, o quasi. A 360 gradi, o quasi. Si accontentano tutti i palati dei presenti. Ognuno ritorna a casa beato e contento. Poi, in molti, si attaccano alla tastiera, e divulgano i pezzi che più hanno appagato le proprie esigenze intellettuali e materiali.

Ora, in questa persa Italia, dopo tant’anni non prevale più il “Roma ladrona”, gridato in valli e città, da folte schiere, al nord e all’estremo sud, ne rispolvero di miracolose ampolle e vessilli borbonici Non prevale più, anche se le “carezze” trovano all’ ascolto sempre ben disposte schiere, il messaggio padronale del “disceso in campo”, per volere di dio e della civiltà.

Anche i “sinistri”, vecchi e nuovi, hanno perso tanto smalto, fattisi ingoiare dai “supremi interessi” della nazione, affogati nei loro “lacci e laccioli”, affogati nelle loro inimicizie storiche.

Il bello è che, dopo il rastrellamento dei voti, compreso molti di quelli che in precedenza hanno entusiasticamente alimentato i Signori della distruzione ( uno ancora in auge), quando si vuole andare all’incasso si ripropongono le solite sciocche corbellerie: “Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile”…….

Va sostituita con un reddito di cittadinanza”.


Come si dice in gergo, si mischiano assieme, appositamente, “ azz e mazzi”. Che significa sostituire? A chi?.....

E’ una diceria totalmente priva di qualsiasi elementare e assennato ragionamento!

Ma, questo signore, ha mai guardato, le strisce paga dei pensionati? Ha mai dato un occhio ai tabulati dell’Inps, nelle entrate e nelle uscite? ( d’un colpo fa sparire i contributi mensilmente pagati). Ha coscienza del valore medio di retribuzione dei pubblici, quelli che rappresentano l’ossatura dei servizi? Mischia lo stipendio dell’infermiere, dell’insegnante, del pompiere……con quello delle alte sfere( Difatti non ne parla)

Sì, questa ultimissima fase politica, è molto, molto preoccupante. La più difficile e ambigua dalla nascita della Repubblica.

E’ proprio il tripudio dei giullari, il massimo di questo ultimo ventennio, autonominatosi, sul campo, capi supremi, tenutari del “vangelo”.

Speriamo che i nuovi arrivati con le stelle siano capaci di ragionare in proprio.

domenico stimolo




Giovedì 28 Febbraio,2013 Ore: 15:46