Tra BACI e panettoni cancellata la proposta dei referendum lavoro

di Domenico Stimolo

“OK comandante, pur tra i ghiacciai fendenti la nave tira a dritta”. Così urlò il timoniere. “Missione compiuta, rispose il comandante”.

E furono, BACI e abbracci sulla tolda nella nave. Qualcuno tirò fuori i panettoni; si sentì un tintinnio di bicchieri colmi di spumante ( champagne d’annata, come poi confermò un coraggioso testimone). Si festeggiava la novella impresa, senza rossori sulle guance.

Nel salone delle feste e dei balli una “ciurma” di uomini in gran galà, ben vestita e con i portafogli pieni ( lo si vedeva dal gonfiore che palesamene fuoriusciva dal fondo del lato B) festeggiava in maniera raggiante e scalmanata.

Si urlava…18…18…18, e, poi….” Tiè, vai retro satana”. Quella gran massa sudata e vociante saltava con grossi, rossi corni in mano. Innalzava lodi al “dio denaro” che vinceva sempre tutte le battaglie.

Festeggiavano lo scampato pericolo.

Con lo scioglimento delle Camere decretato dal Presidente della Repubblica, senza attendere i primi giorni del 2013 – come richiesto dal Comitato nazionale proponente – le oltre 500.000 firme già raccolte, con gran fatica sulle strade d’Italia, per ripristinate l’art.18 – licenziamento individuale solo per giusta causa, strutturalmente manipolato dal governo Monti e dalle forze politiche che l’hanno appoggiato - e per abolire l’art. 8 ( per il rispetto dei contratti nazionali in tutti i luoghi di lavoro), vanno tutte al macero.

In caso di elezioni nazionali, le firme, afferma la legge che regolamenta i referendum, non possono essere consegnate nell’anno precedente alle elezioni medesime.

…Buon anno….buon anno, gridavano, gaudenti, sulla nave. Qualcuno sommessamente confessò “ bello il diversivo del rientro dei sue dispersi sulla via della seta e delle spezie orientali, baciati dalla fortuna; …li abbiamo proprio messi in rotta”.

Già!

Buon anno - pur colpiti dalla tremenda mazzata - a tutti i lavoratori licenziati, o che perderanno il posto di lavoro, così, per gioioso capriccio, grazie alla nuova legge che ha cancellato un pilastro fondamentale di vera civiltà civile, del giusto diritto e della democrazia, conquistato a seguito dei sacrifici e delle dure lotte delle lavoratrici e dei lavoratori.

domenico stimolo




Lunedì 24 Dicembre,2012 Ore: 14:28