E’ incostituzionale l’Istituto di Mediazione civile obbligatoria

di Lorenzo Fascě

Una delle prime iniziative che abbiamo assunto come Commissione Giustizia del PdCI era stata quella di denunciare il gravissimo errore commesso dal Governo Berlusconi nell’introdurre nel nostro Ordinamento l’Istituto della “Mediazione Civile” come obbligatorio viatico per poter arrivare al giudizio civile.

Avevamo detto che ciò avrebbe comportato solo un maggior aggravio di tempi e di costi per i cittadini ma sicuramente non avrebbe risolto i problemi della giustizia civile; semmai li avrebbe aggravati, determinando peraltro una limitazione per tanti cittadini (le fasce economicamente deboli) per i quali i maggiori costi avrebbero comportato l’impossibilità di tutelare i loro diritti davanti ad un Giudice.

E comunque, questo era il nostro pensiero: l’obbligatorietà della Mediazione introdotta dal D. Lgs. 4.03.2010, n. 28, non poteva essere considerata costituzionale poiché ledeva precisi principi costituzionali.

Ebbene, pur non essendo grandi professori del diritto ma semplici operatori del diritto dell’estrema periferia, avevamo visto bene; dopo lunghi mesi di attesa, oggi la Corte costituzionale ha deciso per la illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del d.lgs. 4 marzo 2010, n.28 nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della mediazione.

Ed ora chi risarcirà i tanti cittadini che sono stati costretti a passare sotto il giogo della mediazione per poter portare un loro diritto in Tribunale? Chi risarcirà i tanti ragazzi, giovani avvocati che hanno spesso somme rilevanti per aver l’attestato di mediatore? Chi risarcirà i tanti che hanno investito somme ancor più ingenti per aprire i centri di Mediazione disseminati in tutta Italia?

E’ questo uno dei tanti regali che ha lasciato all’Italia l’epoca del Berlusconismo che ha dato la guida del paese spesso a dirigenti incompetenti, preoccupati più di soddisfare interessi personali che a quelli del paese (direi che quello che successo a Reggio Calabria è lo specchio magari peggiorato del sistema Berlusconi).

Ed infine, invece di inventare orpelli assurdi ed incoerenti con il nostro Ordinamento (si pensi che si è dovuto sottoporre alla Mediazione anche chi doveva vantare un diritto reale (divisione ereditaria, usucapione, diritti di proprietà) pur disponendo il Codice Civile che gli unici atti idonei a trasferire il diritto di proprietà sono le Sentenze e gli atti rogati da un pubblico Notaio) non sarebbe ora di studiare una strategia di insieme che si occupi della Giustizia Civile in maniera seria e competente, magari ascoltando anche coloro che quotidianamente operano nei Tribunali e sanno forse meglio di tanti “luminari del diritto” che non hanno mai affrontato il caos di un’udienza cosa è opportuno fare per migliorare la macchina del procedimento civile.

Per quanto ci riguarda, proveremo fin da subito e dal profondo Sud ad aprire un dibattito qualificato, coinvolgendo le migliori esperienze e competenze nel pianeta giustizia, provando a suggerire utili indirizzi per far meglio; ciò magari aiuterà anche qualche investitore straniero certo terrorizzato dal fatto che per risolvere un problema di diritto fino ad oggi si doveva piegare ad affrontare un primo costo per il procedimento di Mediazione ed un secondo costo – notevole ed in continuo aumento - per iniziare il procedimento vero e proprio.

Avv.to Lorenzo Fascì – Coordinatore Dipartimento Giustizia, Diritti e legalità PdCI Regione Calabria




Giovedě 25 Ottobre,2012 Ore: 16:02