L'ennesimo, vergognoso, rinvio del processo Marlane-Marzotto

di Giorgio Langella

Il processo Marlane-Marzotto è stato rinviato al 21 settembre. Altri due mesi di silenzio. Due mesi che avvicinano la prescrizione. Rinviato per uno sciopero degli avvocati. Avvocati importanti che siedono in parlamento e che hanno fatto (e fanno) di tutto perché il processo non abbia luogo. E così, oggi c'è stato l'ennesimo rinvio nell'indifferenza dei più. Nel silenzio della maggioranza degli organi di informazione e nell'indifferenza di quei partiti politici che sono attenti solo a "formule" che permettano loro di mantenere fette di potere.

A quanto pare gli avvocati difensori e gli imputati eccellenti non cercano la verità. Non vogliono essere assolti, dimostrare di essere innocenti. A loro interessa solo che il processo venga spostato nel tempo, che si esaurisca e "muoia" nell'oblio. Così come sono morti decine di lavoratori della Marlane-Marzotto. Persone che non hanno cognomi altisonanti, morti che "non fanno notizia", invisibili.

Quello che sta succedendo al tribunale di Paola è indecente e insopportabile. I continui rinvii sono un insulto a chi chiede giustizia. Il silenzio che avvolge questo processo è uno schiaffo a chi vuole la verità. Il Presidente della Repubblica, invece di chiedere alla Corte Costituzionale di far cancellare le intercettazioni raccolte dai PM palermitani, faccia qualcosa perché il processo Marlane-Marzotto non venga continuamente spostato nel tempo. Sarebbe un semplice atto di giustizia in un paese che sta diventando sempre più indifferente, ingiusto, cattivo con i deboli, servile con i forti.

PdCI-FdS Vicenza

 



Venerd́ 27 Luglio,2012 Ore: 15:24