Il Governo aspetta... le piogge torrenziali: Il sottosegretario Polillo e le ferie

di Domenico Stimolo

Sabato - 16 giugno - c’è stata a Roma la grande manifestazione sindacale che richiedeva: investimenti, sviluppo, lavoro.

A  poco meno di quarantotto  ore è arrivata la risposta del Governo Monti. Per bocca del sottosegretario all’economia Gianfranco Paolillo.

Una risposta molto sobria e serena, pressappoco così : “ Nel brevissimo periodo, per aumentare la produttività del Paese lo choc può venire dall'aumento dell'input di lavoro, senza variazioni di costo; lavoriamo mediamente 9 mesi l'anno e credo che ormai questo tempo sia troppo breve"…. se noi rinunciassimo ad una settimana di vacanza avremmo un impatto sul Pil immediato di circa un punto”.

E’ acclarato che il PIL – prodotto interno lordo – comprende il valore complessivo dei beni e dei servizi finali prodotti in un dato periodo temporale. Di norma un parametro fondamentale di giudizio si riferisce ad un anno.

E’ bene tralasciare per pura “ carità di patria” i modelli applicati per il conteggio utilizzati dal sottosegretario, tal per cui una settimana di ferie in meno apporterebbe un punto al Pil ( circa 14 miliardi di euro)….entreremmo nelle “teorie” del lotto.

In data 11 giugno 2012 a cura dell’Istat sono stati resi noti i dati sui conti economici relativi al primo trimestre dell’anno.

Il PIL è espresso in “valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per effetto del calendario e destagionalizzato”.

I valori base sono, purtroppo, tutti abbondantemente negativi. E’ bene rinfrescarsi la memoria giusto per riflettere e capire di che cosa si parla.

I dati del primo trimestre sono confrontati con i primi tre mesi del 2011, in milioni di euro:

·     Prodotto interno lordo            351.786                     -1,4

·     Importazioni di beni e servizi        94.035                      - 9

·     Consumi finali nazionali           284.014                     - 2,1

** di cui: Spesa delle famiglie residenti 209.622                      - 2,4

        Spesa della P.A. e ISP        74.429                      - 1,2

·      Investimenti fissi lordi             63.389                      - 7,6

·     Esportazioni di beni e servizi       101.685

L’Istat annota che riguardo la spesa delle famiglie gli acquisti beni durevoli sono diminuiti del 11,8%. Sugli investimenti fissi lordi in particolare sono evidenziati i cali di: mezzi di trasporto per 15,7, macchinari e prodotti vari per 7,2, costruzioni per 6,4.

Riguardo il valore aggiunto per settore  ( confronto 1° trimestre 2011)  :

·     Industria                 - 3,9 % 

·     Servizi                   - 0,3   

·     Agricoltura e pesca          + 0,4

Inoltre, nel primo trimestre 2012 il PIL dei paesi dell’area Euro è diminuito del 0,1% ( 1, 4 in Italia) nel confronto con lo stesso trimestre 2011.

Tradotta in “carne e ossa” la situazione di regresso italiana è ampiamente dimostrata dai parametri che riguardano le condizioni di vita dei cittadini italiani che, a decine di milioni, sopportano sulla propria pelle le conseguenze della crisi: disoccupati e cassaintegrati, precari e pensionati. Quelli che reggono la fiscalità nazionale, mentre i “nababbi” di grande , media e piccola taglia se la godono con il gioco nazionale dell’evasione fiscqale. Grandi sacche di povertà attraversano il paese, specie nel sud.

Ebbene, di fronte a tutto ciò, il governo invece di attuare robuste iniziative ed investimenti  per creare sviluppo produttivo, come richiesto sabato nella grande manifestazione sindacale, per curare lo stato disastroso del paese, per creare lavoro e consumi di sussistenza, ……pensa alle ferie dei lavoratori.

Forse perché è già arrivata l’afa.

E, poi, le ferie di chi?

Eppure è noto a tutti che nella scala europea, e non solo, i lavoratori italiani hanno i salari più bassi e un maggior numero di ore lavorate ( dati ultimi di OCSE – Organizzazione per la cooperazione  e lo sviluppo economico che aggrega 34 paesi -)  di fine 2011).

Nel contesto europeo i lavoratori italiani con una media di 1770 ore pro capite  si trovano al settimo posto, preceduti ( si guardi bene) da: Grecia ( 2017), Ungheria, Polonia, Estonia, Turchia, Rep. Ceca.

Nei posti migliori si trovano i lavoratori della Germania con 1408 ore e gli olandesi con 1337 ore.

“ Le facce toste” che insistono su un problema inesistente, che si dovrebbe rivedere tutto al contrario, sono proprio imperturbabili.

Questo di Monti è proprio un governo che di scientificamente “tecnico” ha proprio l’obiettivo esclusivo di colpire i lavoratori dipendenti ( e i pensionati), come già constatato con la modifica strutturale dell’art. 18 e la controriforma sul lavoro.

Del resto, in Italia, tutti i contratti di lavoro dei settori produttivi e di servizio, prevedono l’uso di una consistente quantità di straordinari nel corso dell’anno.

Poi, si sa, in molti ambiti lavorativi, da sempre, le quantità di ferie reali godute sono strettamente legate ( al ribasso) agli usi, costumi e necessità dei “padroni del vapore”.

Di fronte a queste profferte i bronzi di Riace, nella loro plurimillenaria foggia, sono proprio dei dilettanti allo sbaraglio.

domenico stimolo



Marted́ 19 Giugno,2012 Ore: 16:23