Il "ventennio" è proprio finito
di Domenico Stimolo
Chi di spada colpisce: diritti umani, migranti, solidarietà, valori fondanti dell’Italia e della cittadinanza, nel fetore più giullaresco finisce. Che gioia, che bel sole radioso su quest’Italia insozzata da oltre vent’anni da una “allegra” e boccaccesca ciurma fuoriuscita dai fondi più oscuri e perversi portando il paese alla depravazione e alla distruzione più orrida, morale e materiale. Presi con le mani nel sacco, con le dita ancora lorde dallo sfrigolio delle banconote contate nei “sottoscala” per la spartizione del pubblico malloppo. Da spendere a spandere per le loro godurie personali. Alla faccia di quel popolo sciocco e becco, che pur vivendo nel pieno del progresso, ancor credeva negli intrugli medioevali e nei riti infarciti di corna, misture magiche e di giullari imbellettati, vocianti e ciarlatani. Come in qualsiasi mercato del “millecento” o giù di lì, in attesa del miracolo a tanto al chilo, e nell’intervallo passavano il tempo sfidandosi a misurarsi il “padre degli umani”, al lancio dello sputo, al conteggio dei gorgoglii dei residui gassosi emessi e dei suoni provocati dai vettovagliamenti ingurgitati. Il gioco preferito consisteva nel lancio della pietra al “misero” e al “diverso”, così come già avvenuto nei tristi e tragici giorni bui di un ancora recente passato. Inneggiavano all’ “onda alta e lunga”, lì nel Mediterraneo. Infangati i sacri scanni della democrazia, duramente riconquistata con il sangue e il sacrificio di tanti uomini e donne. Il ventennio è proprio finito. Seppellito da una enorme, grossa e grassa risata. In pochi mesi i rais sono tornati nella polvere. Adesso occhio vivo e mano alla Costituzione. domenico stimolo Lunedì 09 Aprile,2012 Ore: 09:28 |