Editoriale
Non andrà tutto bene, si ride persino dei morti!

di Giovanni Sarubbi

Giovanni Sarubbi
A
l momento in cui scrivo sono stati resi noti il numero dei morti per corona-virus di oggi 2 aprile che hanno raggiunto la cifra di 13.915 persone, +760 rispetto a ieri. Dietro ad ognuno di essi c'è una storia, vita vissuta, sentimenti spezzati, sofferenze e dolori insieme a momenti di gioia come capita in tutte le vite. Dovremmo rispettare e stare in silenzio rispetto ad ognuno di essi, rispettando innanzitutto il dolore dei parenti. Dietro ad ognuna di queste morti ci sono responsabilità precise di chi ha ridotto il Sistema Sanitario Nazionale ad un business per i padroni delle cliniche private, per le industrie farmaceutiche e per i baroni della medicina, a partire proprio dalla Regione Lombardia dove sono concentrati circa il’60% dei morti di questa epidemia. E i numeri diffusi, come oramai ammettono anche gli stessi mezzi di comunicazione main-stream, non tengono conto neppure di tutti i morti che in queste settimana stanno avvenendo in Lombardia che è la regione più inquinata d’Italia. Questi morti sono la punta di un iceberg che mette in discussione un sistema economico e sociale non più sostenibile che la Madre Terra rifiuta facendoci pagare conseguenze terribili per quello che facciamo contro di Essa.
E in queste stesse ore invece del silenzio e della assunzione di responsabilità rispetto ad una situazione drammatica sul piano umano e sociale, gira su WhatsApp un filmato di un duo "comico" che si firma "I due per uno" in cui si sfottono i malati e i morti di corona-virus. Uno fa la parte del malato che tossisce insistentemente e che chiama il medico al telefono e gli dice: "dottore mi sento male ho la tosse, febbre alta, che posso fare" e il medico che gli risponde: "non si preoccupi, le prescrivo dieci sedute di fanghi e dieci sedute di sabbiature", e lui di rimando: "Mi passa dottore", e il dottore conclude: "non lo so ma almeno si abitua a stare sottoterra". E segue una risata fragorosa.
Sono iscritto, come tanti oramai e spesso mio malgrado, a numerosi gruppi WhatsApp e ho visto questo filmato girare su più gruppi e in nessuno di questi gruppi, sempre molto attivi in questi giorni di clausura, nessuno che abbia reagito o detto alcunché.
Io credo che sia una vergogna immensa, una cosa indegna e disumana, aberrante sotto qualsiasi punto di vista. Chi ha pensato una cosa simile, chi l’ha realizzata e chi l’ha messa in giro non appartiene al genere umano, e chi non si indigna altrettanto. Siete dei rifiuti tossici.
Con questi presupposti non andrà tutto bene. E non posso fare altro che augurarvi tutto il male possibile. Vergognatevi, vergognatevi, vergognatevi.



Giovedì 02 Aprile,2020 Ore: 21:16