Editoriale
COVID-19: QUALE FUTURO?

di Giovanni Sarubbi

Giovanni Sarubbi
I
morti da Covid-19 sono concentrati in Lombardia e nella contigua provincia di Piacenza per circa l’80% del totale. In quell’area c’è un problema che va oltre la questione del Covid-19 e si chiama inquinamento atmosferico e malattie respiratorie diffuse. Ne ho parlato il 31 dicembre 2019 diffondendo una foto dell’intero pianeta diffuso dall’OMS sul PM 2.5 (vedi link). In quella foto tutta la pianura Padana, ed in particolare l’area oggi interessata da questa ondata di morti, era classificata come altamente inquinata. Analoga situazione nell’area di Whuan dove è iniziata l’epidemia di Covid-19. E ci sono dati certi e inequivocabili sulle malattie respiratorie che sono in Italia la terza causa di morte per gli uomini e la quinta tra le donne, con la Lombardia al primo posto con circa 7mila morti all’anno, seguita da Piemonte, Lazio, Emilia Romagna, Campania. Esiste uno studio pubblicato nel novembre 2019 che segnala per l’Italia un aumento di morti causati per l’influenza fra il 2013 e 2017 con il tasso medio di mortalità passato da 11,6 a 41,2 per 100mila abitanti registrati in particolare tra gli anziani. Nel 2017 ci sono stati ben 24.981 morti per influenza con un aumento sensibile anche fra i bambini.
I nuovi virus che stanno prolificando nel mondo dal 2002 in poi attaccano tutti le vie respiratorie. È la natura che si ribella all’azione sconsiderata dell’uomo. Sono le attività umane ad essere sotto accusa, quelle industriali, quella dei mezzi di trasporto, auto e aerei senza dimenticare i mezzi militari e le guerre che sono le cose più inquinanti in assoluto.
È certo che le morti in Lombardia ed Emilia non si fermeranno se non verrà fermato tutto come hanno fatto a Whuan, cosa che qui ancora ieri sera non è stato fatto.
E la gente muore perché il sistema sanitario in Lombardia è scoppiato. Muore nelle ambulanze o perché non può essere ricoverato. Già prima di questa crisi in Lombardia le strutture sanitarie erano insufficienti proprio nel settore delle malattie respiratorie dove, secondo uno studio del 2019 dell’ AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri) della Lombardia, “la saturazione dei posti letto delle pneumologie è pari a 112%”, era cioè largamente insufficiente in tempi normali in una realtà dove “l’insufficienza respiratoria è presente nel 50% dei ricoveri nelle pneumologie e nelle riabilitazioni respiratorie” e “il 40% dei pazienti usa O2” e “il 37% dei pazienti è allettato o costretto in poltrona”. E chi è affetto da insufficienza respiratoria è una persona in pericolo di vita. E il Covid-19 provoca polmoniti e insufficienza respiratoria. L’aria in Lombardia fa schifo.
Ma c’è anche un altro dato che aggrava ancora di più la situazione nelle aree del nord. È in quell’area che il movimento dei NO-Vax ha il suo maggior numero di adepti come dimostrano gli atteggiamenti conciliatori nei loro confronti dei presidenti delle regioni del nord. Questo fatto, secondo l’OMS, è alla base dell’impennata dei morti per influenza prima citato. E le vittime sono soprattutto anziani ma anche bambini sotto i 5 anni.
Il “complotto”, di cui tutti parlano a proposito del Covid-19, è in realtà l’inquinamento atmosferico e i responsabili sono un sistema economico-sociale che si disinteressa completamente del rispetto dell’ambiente con la complicità della maggioranza della popolazione mondiale. E proprio ieri sera a Gallarate in provincia di Varese è andata a fuoco una fabbrica e subito i vari responsabili locali e regionali si sono affrettati a rassicurare che non ci sono conseguenze per la salute.
Oramai i responsabili della sanità pubblica vivono in un loro mondo fatto di soldi, di scartoffie burocratiche e di null’altro ed il governo fa lo stesso perché non prende l’unica decisione che va presa in questo momento, che è quello che hanno fatto in Cina dove è STATO BLOCCATO TUTTO in tutta la provincia dove è sita Whuan. In Lombardia è esattamente il contrario. A Brescia o a Bergamo le fabbriche continuano a produrre e gli anziani a morire. E a Brescia non si è fermato un minuto tutto il comparto bellico che li ha il suo centro.
E chi, come Trump, attacca la Cina perché avrebbe nascosto volutamente l’epidemia mente sapendo di mentire e lancia accuse con lo scopo evidente di avere un “Casus belli” falso e facile come sono tutti i “Casus belli” della storia dell’umanità. E ci pensano fonti dello stesso servizio segreto USA a smentire Trump e la sua politica bellicista.
La Cina, secondo la virologa Ilaria Capua, “non aveva strumenti per trovare questo virus, ci hanno messo un po' di tempo e quando hanno capito hanno messo il lock down”. E chi parla di virus creato in laboratorio dice una falsità perché, è sempre Ilaria Capua che parla, da un punto di vista genetico è chiara la loro derivazione da un virus che convive con i pipistrelli. Un virus che ha fatto un primo salto di specie passando in un altro animale, il pangolino, e che poi è passato a sua volte nell’uomo. Quella dei salti di specie è una cosa antica che risale a 8mila anni fa quando ci fu il primo salto di specie che portò alla diffusione del morbillo che è stata una mutazione delle peste bovina passata alla specie umana. Il tutto aggravato oggi dalla velocità enorme con cui i virus si trasmettono in tutto il mondo grazie agli aerei. Nessuno pensa che ogni giorno nel mondo si effettuano circa 100mila voli aerei e si muovono un miliardo di persone da un punto all’altro del globo. E con le persone viaggiano i virus che con noi convivono.
E si preferisce parlare di oscuri complotti per non mettere in discussione un sistema economico sociale che ha distrutto la casa in cui viviamo e nello specifico ha trasformato la sanità pubblica in una infernale macchina per fare soldi che ha il suo massimo proprio in Lombardia.
Un amico medico, che ha lavorato dieci anni in Lombardia, mi ha spiegato in che cosa consiste il sistema Lombardo e perché esso è assolutamente incapace di far fronte a questa crisi e perché i medici continuano a parlare del servizio sanitario italiano come “il migliore del mondo”. Il migliore per loro da un punto di vista economico.
In Lombardia le cliniche private accreditate con il SSN non hanno un tetto di spesa come esiste in tutte le regioni italiane. E lì i costi delle singole malattie hanno un prezzo nettamente superiore a quello che viene riconosciuto nelle altre regioni d’Italia. Ciò ha favorito la creazione di cliniche nel “privato convenzionato” dove ci sarebbero delle “eccellenze” sanitarie. E ciò serve a spostare risorse da tutta Italia verso la Lombardia e ai prezzi che stabiliscono i baroni della medicina lombardi e i padroni delle cliniche private. E sono le altre regioni, in particolare quelle del sud, che finanziano la sanità lombarda. Questo è il cosiddetto “federalismo” o “autonomia differenziata” che dir si voglia. E ospedali pubblici lombardi, che 20 anni fa erano all’avanguardia, oggi sono ridotti a lazzaretti perché la gran maggioranza dei medici si è spostato nel privato che non si occupa di epidemie con le quali non si fanno soldi.
Ma c’è un ultimo dato da considerare. In questo momento tutti i morti, dato il loro numero elevato, vengono cremati. Su nessuno dei cadaveri è stata effettuata l’autopsia. Non sapremo mai quali sono le cause effettive della loro morte e se ci siano o meno, come qualche virologo pensa, altre cause e altri virus coinvolti oltre il Covid-19.
È una cosa che pagheremo nel futuro perché di epidemie come questa, stante l’inquinamento atmosferico esistente, saremo costretti a viverne ancora parecchie. E né il governo italiano né gli altri governi potranno mantenere la promessa di fermare l’epidemia trovando il vaccino miracoloso. Le cause sistemiche che stanno dietro l’esplodere delle epidemie stanno tutte nelle mani dell’uomo e finora non sono state rimosse e l'ansia di guerra che c’è nei capi delle nazioni come Trump dice che non lo saranno affatto, per lo meno nel breve periodo.
Occorre cambiare sistema sociale. Occorre cambiare il proprio approccio con la vita e la natura. Non più il profitto individuale al centro ma l’umanità, l’ambiente, il rapporto stretto con tutti gli altri esseri viventi, una tecnologia che non distrugga tutto ciò che la natura ha costruito in alcuni miliardi di anni di evoluzione.
Questa è la sfida. E chi parla di guerra e indica nemici in questo o quello stato sta difendendo solo il proprio portafoglio e non gli interessi dell’intero genere umano.
Giovanni Sarubbi



Domenica 22 Marzo,2020 Ore: 10:47