Editoriale
La prassi e la fede

di Mario Mariotti

Come noi tutti sappiamo benissimo, il criterio del giudizio finale che ci aspetta dopo la morte rimanda al tipo di rapporto che noi abbiamo vissuto con l'affamato e l'assetato, cioè con gli ultimi, i non-garantiti, i fuori-mercato, gli ausmerzen del Pianeta.
Questo annuncio che troviamo nei Vangeli implica incontrovertibilmente che la sequela al Signore si realizza con una prassi, e non con una fede. Il Signore non ci chiederà in che cosa noi credevamo di credere, ma se abbiamo dato da mangiare all'affamato e da bere all'assetato; se la nostra vita é stata spesa in solidarietà e amore.
Questo annuncio implica perciò che il cristianesimo non é una religione, ma un modo di vivere e di scegliere: i praticanti amore e condivisione sono alla sequela del Signore; i praticanti egoismo e strumentalizzazione del prossimo per ingrassare sé stessi sono alla sequela di mammona, anche se credono di credere, anche se si credono credenti, anche se si autocertificano di avere fede in Nostro Signore Gesù Cristo.
Tutto questo dovrebbe essere chiaro a tutti, e invece non lo é affatto. Dove finirebbero, infatti le religioni se questo fosse chiaro? Sottese a questa verità ci sono l'alienazione, l'inutilità e a volte la malignità delle religioni, mentre si vede che queste ultime fanno parte della naturalità del bipede umano, che riempie il mistero che lo circonda con il suo Dio, e cerca di tenerselo buono perché lo protegga dal negativo che incombe su di lui, una parte del quale é generata da lui stesso. Ecco, allora, sulla faccia della terra, le varie religioni; la divisione fra i credenti di una religione e quelli di un'altra; ed anche la divisione fra i credenti e i non-credenti, divisi a loro volta fra gli agnostici e gli atei.
Il trascurare la precedente verità, però, quella relativa al giudizio finale, ha implicato ed implica purtroppo dei costi enormi, altissimi: ogni religione pensa che la sua verità sia la verità, che i non-credenti in essa pian piano si convertiranno a crederla; che i non-credenti in essa vanno combattuti, perseguitati, messi a tacere, perché offendono la propria verità, e quindi Dio stesso.
E così, lungo la storia del genere umano, ci sono le Crociate, le guerre di religione, gli arrosti degli eretici, le evangelizzazioni forzate, l'utilizzo delle religioni da parte dei ricchi e dei potenti per esercitare il proprio potere ed accumulare le proprie ricchezze; e ci sono anche i martiri della fede, coloro che sono stati uccisi in odio alla fede della quale si dichiaravano credenti, da parte di credenti di fede diversa, o di sedicenti agnostici, o atei dichiarati.
Adesso cari lettori,vi racconto un evento storico che sembra una favola, o meglio, un incubo del tutto inimmaginabile, e che ha avuto luogo in Croazia fra gli anni 1941 e 1944. Qui il fascista Ante Pavelic, sostenuto da Benito Mussolini, con la benedizione del cardinale Stepinac, e col silenzio-assenso del Vaticano, pose in essere l'evangelizzazione forzata dei cristiani ortodossi serbi, che vennero costretti o a diventare cattolici, o a diventare martiri in odio alla loro fede.
Ci può essere una cosa più assurda, indegna e schifosa di questo episodio storico, che la memoria collettiva ha completamente rimosso, quando a massacrare i cristiani ortodossi serbi erano i cristiani cattolici croati, che torturarono, acciecarono, impiccarono, decapitarono, fucilarono centinaia di migliaia di persone perché si rifiutavano di abiurare e di farsi battezzare?
Cattolici croati carnefici di ortodossi serbi in odio alla loro fede, che poi, nella sostanza era la stessa dei loro carnefici? Fra l'altro questa porcata blasfema avrà messo in difficoltà anche i santi del Paradiso, la cui serenità sarà stata turbata dalla compresenza dei martiri della fede serbi e di quel cardinale Stepinac che, essendo di ispirazione nazifascista, aveva benedetto coloro, i cattolici croati, che avevano reso santi gli ortodossi serbi, martirizzandoli con le procedure più crudeli che la malignità umana possa immaginare.
A questo punto io mi chiedo se non appare evidente come le religioni, e le divisioni assurde da esse generate, possano avere, possano produrre effetti micidiali, e rivelare la natura alienante di loro stesse e della religione in generale.
É di poco tempo fa la beatificazione di un seminarista di 14 anni; ucciso dai partigiani comunisti alla fine della II° Guerra mondiale, qui in Emilia, e questo in odio alla sua fede. A parte che il far entrare in seminario un disgraziato a 11 anni potrebbe fare incriminare coloro che lo plagiarono convincendolo a quel passo; a parte che coloro che lo uccisero a 14 anni in odio alla sua fede, dovevano avere un quoziente intellettuale da gallina in Alzaimer, nessuno però si é preso la briga di rammentare al prossimo che l'odio per la sua fede aveva le radici in quel sostegno che il vertice di S.R.Chiesa aveva dato al fascismo, rendendola complice delle opere pie dello stesso fascismo, dell'entrata in guerra del nostro Paese, delle sofferenze e delle rovine che quest'ultima aveva causato.
Questo episodio, come quello precedente ancora più assurdo e blasfemo, e tanti altri verificatisi nel corso della storia, hanno la stessa origine: l'aver trasformato la sequela al Signore, che é una prassi, in una religione che separa i credenti dai non-credenti, in una fede che concepisce un Dio che si compiace se uno fa fuori il suo prossimo in Suo nome e a causa Sua. Anche questo é un peccato contro lo Spirito che non ci verrà perdonato: usare violenza ad una creatura di Dio in Suo nome e pensando che questo rientri nella Sua volontà.
E quando, allora, ci decideremo a tornare a riflettere su quella Parola che, nei Vangeli, ci dice che saremo giudicati non sulla fede ma sulle opere, sul nostro rapporto positivo o negativo con gli altri viventi del creato?
Quando capiremo che Gesù è laico, la laicità cristiana condivisione con amore, e che dove c'è pratica di solidarietà, di giustizia, di lavoro onesto e professionale per il bene comune, e compassione per il dolore del mondo, e indignazione per le ingiustizie, e resistenza contro le stesse, lì é perfetta letizia, lì è presente lo Spirito-Dio che opera con le nostre mani?
Mario Mariotti



Venerdì 31 Gennaio,2014 Ore: 16:53