EDITORIALE
UNA DICHIARAZIONE DI VOTO

di Giobbe Santabarbara

Alle imminenti elezioni amministrative, ed in particolare alle elezioni regionali, votero' ancora una volta contro Berlusconi e il berlusconismo; contro il governo dei neofascisti, dei razzisti, dei concorrenti esterni in associazione mafiosa; contro il colpo di stato in corso.
Votero' quindi per la coalizione che al blocco di potere berlusconiano si oppone.
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Sara' ancora una volta un voto pressoche' unicamente contro.
Sulle questioni decisive condivido poco o nulla delle posizioni politiche delle varie liste che si presentano alle elezioni.
Sara' per l'eta' avanzata che rende poco propensi alle ipocrisie, sara' per le singolari esperienze in cui ho temprato la mia testardaggine, ma sono restato fedele alle idee della mia lontana gioventu': che sono all'incirca quelle di Qohelet, di Lucrezio e di Diderot, della Ginestra di Leopardi, della Prima Internazionale e di Rosa Luxemburg, delle Tre ghinee di Virginia Woolf, di Simone Weil e di Hannah Arendt, di Nelson Mandela e di Vandana Shiva.
Sara' perche' mi e' capitato di incrociare sulle strade della vita Primo Levi e Danilo Dolci, Tomaso Serra e Franco Fortini, Ernesto Balducci ed Alex Langer, Franca Ongaro Basaglia e Luce Fabbri. E ho preso l'abitudine di misurare il mio condurmi sull'esempio loro.
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Sono contrario alla guerra, e purtroppo anche tutti i partiti della coalizione antiberlusconiana quando sono stati al governo hanno votato anch'essi per la guerra, tutti sono assassini.
Ma naturalmente so anche che le forze democratiche possono tornare al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana e dei diritti umani di tutti gli esseri umani, mentre le forze antidemocratiche saranno assassine sempre.
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Sono contrario al razzismo, e purtroppo non trovo nella coalizione antiberlusconiana una sola lista limpidamente antirazzista.
Giacche' nessun partito ha condotto una iniziativa politica e parlamentare, quando era al governo, per l'abolizione dei campi di concentramento inaugurati con la legge Turco-Napolitano del primo governo Prodi: e da li' e' iniziato il vertiginoso inabissarsi in un razzismo istituzionale che con il governo Berlusconi e' arrivato al culmine dell'orrore neonazista, all'attuale colpo di stato razzista.
E nessun partito ha fatto una battaglia politica e parlamentare  per il diritto di voto a tutti i residenti, neppure durante il secondo governo Prodi, quando vi erano tutte le condizioni per conseguire agevolmente uno straordinario risultato di civilta': se cinque milioni di migranti residenti in Italia avessero il diritto di voto, anche solo nelle elezioni amministrative, mai si sarebbe arrivati agli orrori razzisti di oggi nel nostro paese, mai il governo avrebbe potuto imporre il suo colpo di stato razzista, schiavista, squadrista.
Ed - ahime' - le liste cosiddette civiche ed autoproclamantisi "dei movimenti", e i loro sovente spregiudicati, spettacolaristi ed irresponsabili patroni, nove volte su dieci sono ancora piu' razzisti e totalitari e barbari dei partiti.
Ma naturalmente so anche che le forze democratiche possono tornare al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana e dei diritti umani di tutti gli esseri umani, mentre le forze antidemocratiche saranno assassine sempre.
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Per votare per la coalizione antiberlusconiana non ho quindi nessun motivo "pro" per quanto concerne cio' che a mio avviso oggi qui piu' conta; ho solo un motivo "contra", ma e' decisivo: sconfiggere il colpo di stato berlusconiano e il berlusconismo e' indispensabile. Sconfiggere il colpo di stato berlusconiano e il berlusconismo e' l'urgenza delle urgenze. Sconfiggere il colpo di stato berlusconiano e il berlusconismo e'  il compito dell'ora per ogni persona di retto sentire e di volonta' buona.
Votero' pressoche' solo per questo. Contro il colpo di stato berlusconiano e il berlusconismo. Contro il governo stragista e razzista. Per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Articolo tratto da:
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 134 del 19 marzo 2010

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it



Venerd́ 19 Marzo,2010 Ore: 17:21