Editoriale
Mettiamoci in coda

di Giorgio, sacramentino di Caserta

La notte tra il 24 e il 25 agosto di 20 anni fa
veniva ucciso Jerry Essan Masslo.
 
A distanza di 20 anni, da quel momento così drammatico,
che dava inizio ad una stagione intensa e vera
di impegno antirazzista,
mi ritrovo a guardare il mio paese,
così pieno di odio e razzismo, così attaccato ai suoi privilegi,
così egoista da non permetter che la vita sia offerta
a chi bussa alle nostre porte.
 
Guardo questo paese così cristiano di nome e sulla carta,
così venduto al denaro, che è il contrario del Vangelo!
 
Guardo a questa chiesa così timida e contraddittoria,
mai fino in fondo chiara e coraggiosa nello schierarsi a fianco degli oppressi,
sempre pronta a barattare i diritti sacrosanti dei più deboli per dei suoi privilegi.
 
Guardo dentro il movimento che si dice antirazzista,
così presuntuoso e perbenista nel manifestarne i principi…
così lontano nel condividere le sofferenze quotidiane dei disperati di turno,
di cui non si conoscono i nomi, le storie, le case, il lavoro, i pianti e gli amori.
 
Il denaro è diventato il motore di tutto e di tutti.
 
Ciò che nacque vent’anni fa manca oggi della trasparenza con cui si iniziò a lottare.
 
La forza e la verità del movimento antirazzista
oggi può venire solo dai fratelli migranti…
 
cancelliamo ogni sigla e ogni bandiera,
mettiamoci in coda
 
e lasciamo che siano loro a gridare!
 
Giorgio
  
 


Mercoledì 26 Agosto,2009 Ore: 09:54