Editoriale
Il primo nemico della libertà

di Mario Mariotti

Se è vero come è vero che la libertà ha come precondizione la libertà dal bisogno, cioè la non-povertà, allora il primo suo nemico non è stato e non è affatto il comunismo, come hanno sempre cercato di farci bere, bensì la povertà. E il socialcomunismo avrebbe avuto proprio lo scopo di realizzare quell’egualitarismo che rende possibile, concretamente, la libertà, che, come dicevo, ha come precondizione la libertà dal bisogno e quindi la non-povertà.
Pertanto il primo attentato alla libertà è la povertà, che è talmente micidiale che arriva perfino a negare il diritto alla vita. Il socialcomunismo, poi, è ateo perché i “credenti” hanno trasformato il Dio difensore dell’orfano, della vedova e dello straniero, nel Dio dei padroni, che opprimono ed alienano proprio i non-garantiti. Rispetto a questo dio, il primo ad essere ateo è Dio stesso.
E dato che sono le opere ad essere il parto strutturale della Fede, e che senza di loro Essa non è, chi soccorre l’affamato e l’assetato, cioè i non-garantiti, vive strutturalmente la Fede, anche se pensa di essere ateo. Quindi il progetto di Marx di un mondo senza servi e senza padroni è, e resta, la riproposizione del vero progetto di Dio, cioè il Regno della fratellanza fra tutti i viventi di e in questo nostro mondo. L’unica discriminante è la non-violenza nel metodo per arrivare a realizzare il progetto. Questo però, non tanto per il rifiuto della violenza, dato che tutti riconoscono il diritto all’autodifesa, e quest’ultimo può essere violento, cioè violenza di reazione all’aggressione violenta, ma perché piuttosto il problema è culturale, e la non-violenza è parte strutturale dell’uomo nuovo, che la realizza formalmente quando sensibilizza il prossimo a questo Valore, ma la realizza sostanzialmente solo quando condivide col prossimo il necessario alla vita.
Quindi è proprio vero che potere, ricchezza e religione sono riusciti a mettere a punto una cultura con la quale condizionano la stragrande maggioranza della gente, e che include strutturalmente la bestemmia della Verità, la sofferenza e la morte per lo sterminato popolo degli oppressi della terra. Il far convivere i ricchi e i poveri all’interno di una Chiesa che si dichiara credente in dio-Condivisione è semplicemente assurdo, come il far convivere la libertà con la povertà, che strutturalmente rende la prima inaccessibile alla maggior parte del genere umano; come il far convivere la trinità maligna, capitalismo, mercato e competitività, con la proclamazione dei diritti umani al cibo, alla salute, all’istruzione e a tutto il resto, quando abbiamo sotto gli occhi lo sterminato popolo dei non-garantiti, che sono il parto strutturale proprio della trinità maligna, e più precisamente del “mercancro”: questi sono i pilastri coi quali Tempio ed Impero hanno rincoglionito tutti noi, e sui quali riescono a sostenere e a sacralizzare sé stessi. E la loro malignità è tale, e così professionalmente criptata, che anche le persone più attrezzate, e non solo la maggioranza degli allocchi, faticano a riconoscerla.
Ieri il nemico mortale era il comunismo? Strategia della tensione, per demonizzare il nemico, ed imperialismo culturale attraverso la TV, e pian piano il cancro è entrato anche nel profondo degli oppressi; questi ultimi si sono trasformati in “ricchi mancati”, mammona ha vinto, ha sbaragliato il campo.
Oggi il nemico è l’Islam, ed in particolare l’Iran, più che probabilmente perché ha del petrolio sotto i piedi? Anche là, la strategia della tensione, demonizzazione dei nemici, messa a fuoco di tutti i limiti di quella cultura, come se la nostra, qui da noi e nella sede centrale dell’Impero, non fosse anche lei maligna e violentissima nei confronti proprio dei non garantiti, dei disoccupati, delle donne, dei bambini, dei precari, degli emarginati e via di seguito…
Forse, per aiutare il prossimo, sarebbe opportuno che la gente seguisse un po’ di più la mia modestissima esperienza esistenziale. Quando Santa Romana Chiesa diceva di votare DC, io la prendevo come riferimento negativo e facevo il segno sulla falce e martello. Ha vinto lei, ma adesso si ritrova a godere dei frutti della cultura che lei stessa ha benedetto, la quale, di cristiano, non presenta assolutamente traccia.
Oggi il cattivo è Ahmmadinejad ed il fondamentalismo islamico dell’Iran, e costui, nonostante la mia avversione a tutti i fondamentalismi nonché alle religioni che li generano, mi sta diventando simpatico, in base al principio che chi risulta schifoso a chi è schifoso vuol dire che non è affatto schifoso. A questo proposito, speriamo che tutta l’attuale sceneggiata non sia predisposta per giustificare una nuova guerra all’Iran. Gli USA hanno esperienza in questo tipo di intervento a favore del “rispetto dei diritti umani”: misero al potere Saddam, e lo sostennero e lo pilotarono, nella guerra contro l’Iran che costò centinaia di migliaia di morti, iracheni ed iraniani, nel tentativo non riuscito di abbattere Komeini, perché quest’ultimo aveva cacciato lo Scià, docile alleato di loro stessi.
Speriamo che questa volta prevalga la saggezza, e quindi la pace… Tuttavia le cose sono complesse, e noi tutti non siamo attrezzati, e riescono ad usarci sempre e comunque per i loro micidiali e schifosi obiettivi: ricchezza, potere e piacere.
E noi tutti non riusciamo a capire che dai ricchi e dai potenti, e da chi li benedice, non può venire la Verità; e continuiamo a dar credito a loro, a pensare che facciano quello che promettono, a leggere la realtà coi loro occhi maligni, a non accorgerci che essi sono la bestemmia di quello che dicono, a dare noi stessi per realizzare i loro progetti.
Così le iene della Verità prosperano e si ingrassano, e i piccoli, i semplici, i non-garantiti sperimentano solo dolore, con la beffa di risultare anche complici.
 
Mario Mariotti


Martedì 14 Luglio,2009 Ore: 16:06