Crisi e debito pubblico, un’accoppiata che preoccupa

L'analisi della rivista "Aggiornamenti sociali" n. 05 – maggio 2010


 
In queste settimane in cui le vicende finanziarie della Grecia stanno occupando le pagine dei giornali, Aggiornamenti Sociali propone nel nuovo numero un articolo di Floriana Cerniglia, docente nell’università di Milano-Bicocca, che dà un quadro più ampio e chiaro della situazione economica attuale.  
 
«Quasi tutti i Paesi hanno risposto alla crisi dell’autunno 2008 utilizzando gli strumenti tradizionali di politica monetaria e fiscale», scrive l’autrice; tra l’altro, sono «diminuiti i tassi di interesse quasi a zero» e per far ripartire la domanda di consumi privati e di investimenti è stata aumentata la spesa pubblica. La conseguente crescita del debito pubblico rappresenta una rischiosa eredità della crisi in molti Paesi.
 
L’Italia ha aumentato la spesa pubblica in maniera meno massiccia rispetto ad altri, ma vive lo svantaggio di «portarsi dietro il debito accumulato a partire dagli anni ‘80». Quello che desta preoccupazione nel quadro italiano, dunque, «è il rapporto tra debito e prodotto interno lordo, che resta trai più alti a livello mondiale e negli ultimi anni ha ripreso a crescere», soprattutto a causa della riduzione del PIL.
 
L’incertezza, però, riguarda anche tutti i Paesi dell’area euro: «ad avviso di molti – scrive l’autrice – pare opportuna la creazione di un Fondo monetario europeo, un’istituzione che potrebbe erogare prestiti ai Paesi europei che incorrono in difficoltà nei conti pubblici, come attualmente la Grecia», e potrebbe anche risarcire parzialmente i creditori di un Paese in caso di insolvenza. La proposta ha anche detrattori, che temono che la garanzia del Fondo incentiverebbe politiche fiscali troppo disinvolte. Secondo Cerniglia, però, «il Fondo monetario europeo servirebbe a evitare la molta improvvisazione a cui si è assistito in questi mesi e potrebbe rafforzare le procedure di controllo  e monitoraggio sui conti pubblici, irrobustendo e completando i meccanismi di funzionamento dell’UE e dell’euro».
 
 

In allegato l’articolo di Floriana Cerniglia.

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Martedì 04 Maggio,2010 Ore: 16:48