8 marzo 2019

di Antonia Sani

Ogni 8 marzo ha caratteristiche proprie. Quest’anno le celebrazioni di queste ricorrenza col suo carico di dolori, insoddisfazioni, amarezze, è segnata dalle molte frammentazioni.
I cortei fine anni ‘70 “tremate tremate le streghe son tornate” con le città inondate di donne giovani e
diversamente giovani, con zoccloni e sottanoni , sono un ricordo.
Quest’anno ogn gruppo più o meno numeroso organizza “in proprio”, non certo in concorrenza, ma col
desiderio di poter esprimere la propria identità.
Le considerazioni sulla prostituzione rappresentano un limite alle adesioni di massa.
Ma contro la riapertura salviniana delle “case chiuse” che incrementerebbe ogni sorta di speculazione
sul corpo delle donne, WILPF-Italia è schierata senza se e senza ma.
Le tematiche su cui WILPF Italia è da anni impegnata corrispondono all’impegno internazionale di WILPF
per la Pace. L’8 marzo rappresenta anche quest’anno un potenziamento di questo nostro impegno.
Ma quest’anno l’aspirazione alla Pace mondiale si alimenta di una linfa nuova, sottesa negli anni trascorsi
in cui parlavamo di “mimose insanguinate”, quest’ anno prepotentemente emersa soprattutto grazie alla
nuova sensibilità delle giovani generazioni sui cambiamenti climatici in collegamento con le armi nucleari.
Si avverte una sensazione di sospensione nello spazio. Anche i conflitti di cui continuiamo a sollecitare una soluzione pacifica sembrano poca cosa in confronto agli sconvolgimenti globali che l’uso delle armi
nucleari potrà provocare sull’intero pianeta.
L’iniziativa dello sciopero, già adottata anni or sono,acquista un significato se rivolta, al di là della protesta contro il datore di lavoro, contro le forze politiche che condizionano la realtà delle donne
rifugiate, emarginate, rifiutate, ma anche delle donne soggette all’autoritarismo patriarcale di chi
detiene il potere nelle famiglie, vittime di aggressioni quotidiane da parte di uomini esperti nell’uso
della violenza. Sono sempre più frequenti casi di donne lasciate sole, e colpevolizzate, nonostante
l’impegno volontario di associazioni della società civile.
Uno sciopero, dunque, di protesta,contro un sistema che continua a penalizzare le donne che non
godono di privilegi familiari….
WILPF Italia sllecita in questo 8 marzo 2019 le forze politiche a cambiare direzione di marcia:
1) con la formazione, da anni promessa della Commissione Indipendente per i diritti umani;
2) con la divulgazione e il rispetto della Ris.ONU 1325 e successive per far giungere sempre più
donne nei ruoli di responsabilità per il bene comune; 3) con l’incremento di cure per la prevenzione
del cancro alle donne immigrate e rifugiate; 4) infine, con la ratifica da parte del’Italia del Trattato
ONU 2017 (TPAN) per l’eliminazione delle armi nucleari, nonché la proibizione della vendita di armi, che oltre ad alimentare i conflitti in ogni parte del mondo, sono la prima ragione della morteviolenta di esseri umani, soprattutto di giovani donne.



Domenica 10 Marzo,2019 Ore: 17:27