La biografia di BRUNO BORGHI di ANTONIO SCHINA, costituisce il quaderno 7 della collana “Italia antimoderata”, diretta da Antonio Benci. Una biografia quanto mai utile, perchè colloca Bruno Borghi (1921-2006) nell'importante posto che merita nel panorama della ricca esperienza ecclesiale e socio-politica dei decenni a cavallo del Concilio Vaticano II.

Una ricostruzione biografica che, basata su un profondo scavo delle tantissime e disperse fonti esistenti, (rintracciate da Schina nella ormai vasta letteratura sulla cosidetta “chiesa del dissenso”, e fra le carte conservate in archivi come quello della Comunità dell'Isolotto), ci restituisce a tutto tondo le tante e importanti vite

di Borghi: sacerdote, parroco, operaio, sindacalista, militante per i diritti dei disabili, contadino, cooperante in Nicaragua, marito e padre, volontario nel carcee di Sollicciano.

Tante vite tutte ben descritte e documentate ma anche giustamente organizzate da Schina attorno a quella fondamentale di “prete operaio”, prospettiva questa sottolineata, anche dalla pertinente prefazione di MARTA MARGOTTI.

Questa biografia di Borghi è a mio avviso, importante non solo per chi ha vissuto quegli anni, ma anche per i giovani, perchè mette in luce benissimo come nell'era dell'individualismo esasperato daa sostituzione dell'esserci, con una realtà puramente virtuale, la vita di Bruno costituisce una testimoianza straordinaria di adesione a quel ribaltamento rivoluzionario di prospettiva effettuato da Gesù con la Parabola del Buon Samaritano (Luca, 10, 23-37).

Da questa biografia, fra tante altre cose, si apprende come la prossimità di Bruno verso i diseredati sia stata totale ed un esempio luminoso per tutti gli uomini di buona volontà che operino in una prospettiva di speranza nella vita e nell'uomo.

(MARIO BENCIVENNI, da Rocca Libri, Gennaio 2018).