Recensione
BIOETICA: LA PAROLA AI FILOSOFI

Scritto da  Carlotta Caldonazzo

Una prima recensione al libro "Vivi o morti?" di Roberto Fantini


Come Sydney Lumet con La parola ai giurati esortava a mettere in discussione il sistema giudiziario statunitense e la pena di morte, Roberto Fantini invita a riflettere sulla morte cerebrale e sul trapianto di organi.

Tema tanto delicato quanto scrupolosamente messo a tacere nel dibattito pubblico mondiale, la definizione di morte cerebrale imposta da un comitato istituito nel 1968 dalla Harvard Medical School non coincide con l'assenza di vita, quindi non fornisce elementi inoppugnabili per dichiarare qualcuno morto. Un aspetto di notevole gravità, se si considera che l'obiettivo di tale definizione è stabilire come nuovo criterio di morte quello del coma irreversibile e che il corollario è costituito da motivazioni ispirate più da esigenze di mercato che dal dovere di ripristinare e preservare la salute degli individui. La prima è il peso che i pazienti che soffrono di una perdita permanente dell'intelletto costituiscono per le loro famiglie, per gli ospedali e per quelli che avrebbero bisogno di letti ospedalieri occupati da questi pazienti in coma.
 



Domenica 07 Giugno,2015 Ore: 11:49