Libri
CUCINA ECUADORIANA A DOMICILIO

di Renata Rusca Zargar

Per caso, ho saputo che una signora ecuadoriana aveva pubblicato in italiano un libro di cucina del suo paese. Questo mi ha incuriosita e ho voluto conoscerla e farmi raccontare la sua storia.
Lucety Bone si era laureata e lavorava a Guayaquil, una grande città dell’Ecuador, nell’Istituto per Bambini e Famiglia: un impegno notevole perché i bambini meno abbienti non fossero abbandonati per le strade e potessero studiare. A un certo punto, però, era cambiato il governo e il paese stesso, ed ella aveva perso il lavoro. Che fare? Certo le sarebbe sempre piaciuto venire in Italia, per lei paese di arte e cultura, ma era solo un bel sogno. Intanto, pensava magari di trovare un altro lavoro in Ecuador, sfruttando la sua passione per la cucina o la sua specializzazione in marketing. Per una serie di circostanze, un’amica l’aveva convinta ad andare, invece, ad Amsterdam, dove le aveva fatto sperare in un lavoro sicuro. Dopo poco, però, l’amica ci aveva ripensato, era tornata in Ecuador e lei, rimasta sola, era venuta in Italia dove vivevano degli ecuadoriani che conosceva. Aveva trent’anni ed era arrivata finalmente nel paese dei sogni.
Ma la realtà è sempre diversa dai sogni! Le difficoltà, i tradimenti, le umiliazioni, le sopraffazioni, sono state tante e terribili! Eppure Lucy non si è mai persa d’animo, ha lavorato in vari luoghi, sia in case private che in alberghi, e intanto, ha imparato la cucina italiana, persino le specialità regionali pugliesi. Credeva che, non appena messo da parte un gruzzoletto, sarebbe tornata nel suo paese e avrebbe aperto una trattoria. Ma non è facile neppure quello: in Ecuador la moneta in uso è il dollaro statunitense, il che significa che, se si devono acquistare elettrodomestici o macchinari, il prezzo corrisponde a quello italiano, anche se il cibo e altri beni di consumo sono meno costosi. Forse, qualcuno avrebbe abbandonato le ultime speranze e persino la gioia di vivere, ma lei no: si è ripresa la sua anima e ha iniziato a scrivere le ricette del suo paese.
– A 11 anni ero già dietro i fornelli, -spiega- nella mia vita, ho sempre lavorato o studiato, ho sperimentato tante cose che, tra le contrarietà, avevo addirittura dimenticato. Un mio ex compagno di università mi ha ricordato di recente che, a quei tempi, scrivevo anche poesie! Così, mi sono isolata per un paio di mesi e ho messo tutta me stessa nel libro: ho ricordato senza fatica ciò che ho imparato molti anni fa perché è una passione che ho avuto da sempre. È semplice per tutti chiedere, nelle più varie occasioni, cosa si mangi, a tutti piace assaggiare qualcosa di buono… Come è scritto sulla copertina del libro, ho predisposto ricette facili, da provare e da ricordare.-
Il testo, “Io non dimentico i miei sapori”( ilmiolibro.kataweb.it), è stato presentato in molte località del varesino, a Savona, al consolato generale dell’Ecuador a Milano. Presto sarà presentato a Genova, al consolato ecuadoriano.
Ma non basta ancora! Dato che le amiche richiedevano e assaggiavano le sue specialità con piacere, è nato il progetto della cucina a domicilio. Per chi lo desidera, Lucy va a cucinare in casa del richiedente. Si sceglie il menù, lei porta il necessario (eventualmente, se il caso, anche utensili, piatti, bicchieri, ecc.), cucina, si vede ciò che fa e si può pure imparare. Poi serve a tavola e, infine, rimette tutto in ordine (per contattarla la mail è: bal.tennj@gmail.com oppure la si può seguire sulla pagina FaceBook Cucina Tipica Ecuadoriana). Può cucinare per una famiglia, per un piccolo gruppo di invitati, ma anche per cento persone o più, come è successo il 21 di dicembre presso la Parrocchia di San Lorenzo a Savona. La Cena Natalizia Multietnica, infatti, organizzata dalle associazioni Aroit (Amici Romania Italia), Gli Amici del Mediterraneo e Usei (Unione di Solidarietà degli Ecuadoriani in Italia), offriva un menù multietnico composto da antipasto e dolce ecuadoriani, un primo arabo e un secondo romeno. Così Lucy ha preparato squisiti antipasti e dolci (un esempio? Antipasto: yapingachio più platano verde e maturo fritti con formaggio fresco; dolce: morocho, con mais bianco e latte). Gli invitati erano tutti entusiasti!
Renata Rusca Zargar



Sabato 11 Gennaio,2014 Ore: 17:42