DIO E' RICCHEZZA ("DEUS CARITAS EST": BENEDETTO XVI, 2006)!!! ECONOMIA E TEOLOGIA POLITICA DELLA "CARITA'", LAICA E DEVOTA ...
LA CARITA' CHE UCCIDE, COME L'AFRICA ... COSI' L'ITALIA!!! Una scheda del libro dell'economista Moyo Dambisa. E una nota di Paolo Farinella sulla tomba di Padre Pio. Materiali per riflettere

(...) cosa impedisce al continente di affrancarsi da una condizione di povertà cronica? Secondo l’economista africana Dambisa Moyo, la colpa è proprio degli aiuti, un’elemosina che, nella migliore delle ipotesi, costringe l’Africa a una perenne adolescenza economica, rendendola dipendente come da una droga (...)


a cura di Federico La Sala

La carità che uccide. Come gli aiuti dell’Occidente stanno devastando il Terzo mondo

di Moyo Dambisa *

Il 13 luglio 1985 va in scena il concerto "Live Aid", con un miliardo e mezzo di spettatori in diretta: l’apice glamour del programma di aiuti dei Paesi occidentali benestanti alle disastrate economie dell’Africa subsahariana, oltre mille miliardi di dollari elargiti a partire dagli anni Cinquanta.

Venticinque anni dopo, la situazione è ancora rovinosa: cosa impedisce al continente di affrancarsi da una condizione di povertà cronica? Secondo l’economista africana Dambisa Moyo, la colpa è proprio degli aiuti, un’elemosina che, nella migliore delle ipotesi, costringe l’Africa a una perenne adolescenza economica, rendendola dipendente come da una droga. E nella peggiore, contribuisce a diffondere le pestilenze della corruzione e del peculato, grazie a massicce iniezioni di credito nelle vene di Paesi privi di una governance solida e trasparente, e di un ceto medio capace di potersi reinventare in chiave imprenditoriale.

L’alternativa è chiara: seguire la Cina, che negli ultimi anni ha sviluppato una partnership efficiente con molti Paesi della zona subsahariana. Definita l’anti-Bono per lo spietato pragmatismo delle sue posizioni, in questo libro Dambisa Moyo pone l’Occidente intero di fronte ai pregiudizi intrisi di sensi di colpa che sono alla base delle sue "buone azioni", e lo invita a liberarsene. Allo stesso tempo invita l’Africa a liberarsi dell’Occidente, e del paradosso dei suoi cosiddetti "aiuti" che costituiscono il virus di una malattia curabile: la povertà.

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Scheda editoriale

Titolo: La carità che uccide. Come gli aiuti dell’Occidente stanno devastando il Terzo mondo 
Autore: Moyo Dambisa 

Editore: Rizzoli 
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Sul tema, nel sito, si cfr.:

CATTOLICI E ORTODOSSI: L’ECUMENISMO DEGLI AFFARI. UN CONVEGNO SULLA CARITA’, PRESSO LA COMUNITA’ DI SANT’EGIDIO. I poveri sono il tesoro prezioso ("caritas") della Chiesa.

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Note sparse

di Paolo Farinella, Prete

Note sulla tomba di Padre Pio, sulla Sindone, sui moralizzatori *

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Una tomba per i sepolcri imbiancati

Genova 5-9 maggio 2010. Una mia amica di Facebook ha creato una pagina contro la nuova cripta di padre Pio da Pietralcina. Mi era sfuggita la notizia che fosse inaugurata, ma ancora di più mi era sfuggita la notizia che il nuovo «loculo» (si fa per dire) di 2.000 metri quadrati (sì, sic!), cioè l’equivalente di 25 appartamenti di 80 metri quadri. Non c’è che dire, come inno alla povertà francescana e alla supposta semplicità del festeggiato, era il minimo che si potesse fare. 2000 metri quadrati non si negano a nessuno e se poi questo loculo così discreto è tutto ricoperto d’oro massiccio e di mosaici, siamo pari e patta. Tutto è logico e tutto si tiene: il vangelo che lascia in eredità i poveri (li avrete sempre con voi), che chiede di non portare due tuniche e borse con denaro, tutto è coerente, anzi l’oro scintillante servirà da specchio per le coscienze dei frati perché vedano il nero che le copre.

I frati hanno angariato p. Pio quando era in vita, lo hanno spiato, lo hanno tradito, lo hanno esiliato, lo hanno fatto soffrire e ora gli stessi lo onorano, lo celebrano e lo seppelliscono sotto una montagna di oro massiccio che grida vendetta al cospetto di Dio. La gerarchia cattolica che ha perseguitato p. Pio imponendogli ogni sorta di sopruso e di umiliazione, fino alla proibizione della Messa, oggi come se niente fosse lo additano come modello di santità e di umiltà e di povertà. Veramente non c’è più religione!

La mia impressione è che dietro quest’uomo mite e anche strano, vi sia oggi più che mai un enorme processo di marketing, una macchina per fare soldi facili facili per ingannare chi si lascia drogare da una religione che è la negazione della santità e del buon senso. Lasciamo stare il vangelo da parte che non c’entra nulla in questo come in tanti altri affari della bottega religiosa a buon mercato, anzi a peso d’oro.

Io mi chiedo come possa venire voglia di pregare in una cripta d’oro massiccio e chi è quell’imbecille che possa pensare che una cosa simile possa dare «gloria a Dio». Chi ha pensato una cosa del genere, chi crede che un simile delitto possa confondere Dio, si sbaglia di grosso perché quell’oro poteva e doveva essere impegnato per alleviare le sofferenze, nella ricerca medica, nell’aiuto ai poveri.

Nell’anno di grazia 2010, mentre migliaia di famiglie sono sul lastrico per mancanza di lavoro e altre migliaia perdono la casa per impossibilità di onorare gli impegni ipotecari; mentre una miriade di miriade di giovani sono senza lavoro e senza futuro, mentre bambini, uomini e donne muoiono di fame, letteralmente anemici e disidratati, mentre la chiesa cattolica manda gli spot per la raccolta dell’8x1000, mettere su una cripta d’oro massiccio per onorare un morto, già decomposto visto che è deceduto nel 1968, è un insulto a Dio, alla fede, alla dignità dei poveri, a San Francesco e allo stesso p. Pio.

Un nuovo vitello d’oro è nato e così chi è aduso a fare orge di religione a buon mercato, può andare con tranquilla coscienza a farsi fotografare nella cripta d’oro di p. Pio, stando attento però a che tutto quell’oro non gli accechi l’anima. Quando la religione si trasforma in mercato delle vacche, tutto è possibile, anche che Dio non esiste, come afferma lo stolto del salmo. Personalmente prendo un impegno per la vita: non sono mai stato a San Giovanni Rotondo e mai andrò perché non credo in quei fenomeni che vogliono fare passare per straordinari e non credo nelle apparizioni. Mi basta e avanza Gesù Cristo e credetemi, ne avanza anche tanto.

Pace e Bene a tutti!

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* Il Dialogo, Mercoledì 5 Maggio 2010 - ripresa parziale.

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Sul tema, in rete, si cfr.:

LA CHIESA DEL SILENZIO E DEL "LATINORUM". Il teologo Ratzinger scrive da papa l’enciclica "Deus caritas est" (2006) e, ancora oggi, nessuno ne sollecita la correzione del titolo. Che lapsus!!! O, meglio, che progetto!!!

 

LA QUESTIONE MORALE, QUELLA VERA - EPOCALE. AL GOVERNO DELLA CHIESA UN PAPA CHE PREDICA CHE GESU’ E’ IL FIGLIO DEL DIO "MAMMONA" ("Deus caritas est") E AL GOVERNO DELL’ **ITALIA** UN PRESIDENTE DI UN PARTITO (che si camuffa da "Presidente della Repubblica") e canta "Forza Italia", con il suo "Popolo della libertà" (1994-2010).

 



Mercoledì 05 Maggio,2010 Ore: 23:40