ELIO BENEDETTI:UNA TESTIMONIANZA DI VITA VISSUTA IN MUSICA DENTRO UNA SINFONIA DI POEMIA.

A CURA DI CARLO CASTELLINI

”Sinfonia di poemi”, la danza della vita, di elio benedetti, presentazione di domenico turrini,stampa della litografia grafica, 5, via delle grazie, 27, arco (trento) dicembre 1993.


CHI E ‘ ELIO BENEDETTI?

ELIO BENEDETTI è nato a SEGONZANO (TRENTO) Iil 27 Novembre 1928. Ha fatto regolari studi di Filosofia e Teologia, ed è stato ordinato sacerdote a Milano, dal Card. GIOVANNI BATTISTA MONTINI. Ha conseguito la Laurea in Psicologia Pedagogica applicata presso l’Università Cattolica di Milano. Ottenuto il Diploma di Canto Gregoriano presso presso la Scuola Superiore di Musica Sacra a Roma. Ha fatto parte della Commissione Preparatoria del Concilio Vaticano Secondo, dove è stato strenuo difensore dell’introduzione della Lingua Volgata e della Musica Moderna nella Sacra Liturgia.
 Ha completato la sua preparazione musicale, studiando composizione con il maestro PICCHI. Nel 1966 ha ottenuto la cattedra di Musica, presso l’Università di LEON in MESSICO. Nel 1968 ha seguito un Corso di Direzione di Orchestra con BERENSTAIN. Ha composto varie opere grammatiche, eseguite soprattutto in MESSICO E CALIFORNIA. Notevole è stata la sua produzione di Mottetti e Composizioni Sacra., soprattutto per giovai e ragazzi. Come pure intensa è stata la sua attività di concertista e direttore d’orchestra. (A CURA DI CARLO CASTELLINI).
LA DEDICA DELLA SUA “SINFONIA DI POEMI”.
AI MIEI DIECIMILA RAGAZZI
PER L’ASCOLTO DI CUI MI HANNO ONORATO
PER LA SIMPATIA CON CUI MI HANNO RALLEGRATO
E PER IL PERDONO CHE MI HANNO CONCESSO. (ELIO BENEDETTI).
 
LA PRESENTAZIONE DI ROMANO TURRINI.
Avevo letto in occasioni diverse le POESIE DI ELIO BENEDETTI e mi erano0 servite a dare un volto, un carattere ad una delle tante persone che si incontrano lungo i viali di ARCO (TRENTO), alla ricerca del tiepido sole della primavera. Poi è venuta la conoscenza del padre comboniano e con essa l’analisi più attenta di tante composizioni poetiche, quelle radunate in questa pubblicazione. Due sono i binari lungo cui corre la poesia di ELIO BENEDETTI: è poeta che scava dentro sé e dentro il mondo. I ricordi, dolcissimi, dell’infanzia, della famiglia, delle montagne abbandonate, premono, si accalcano quasi, intorno a quadri intensi che affondano i propri motivi nella cronaca quotidiana di un’umanità spesso alla deriva, lontana da un Dio che vuole muto.
E’ su questo secondo aspetto che insiste la missionari età, l’intenzione pedagogica di ELIO BENEDETTI con toni incisivi, laceranti. E le vicende della vita umana sono celebrate solennemente, difendendole da chi le viola nella loro sacralità. Non sono poesie costruite sul nulla, parola dopo parola, alla ricerca dell’effetto formale, al tempo stesso non sono formidabili castelli impastati solo di realistica banalità.
Nelle intenzioni dell’autore questi testi dovrebbero prestarsi ad una integrazione con composizioni musicali, per accentuarne l’efficacia. Le tre parti in cui sono racchiuse ed ordinate le poesie sono intervallate ad un INTERMEZZO, RACCOLTA DI SCHIZZI, rapide pennellate che stemperano i toni forti delle altre composizioni.
Le poesie di ELIO BENEDETTI ci obbligano quasi a riandare al nostro passato con gli occhi chiari della nostalgia, ci impegnano ad aprire la mente ed il cuore sul presente in cui siamo calati, ci invitano ad interrogarci sul senso che diamo ai nostri passi verso il futuro.
(ROMANO TURRINI) A CURA DI CARLO CASTELLINI.


Lunedì 18 Gennaio,2010 Ore: 17:14