Liberateci dal crocefisso.

di Claudio Giusti

25 giugno 2010
25 giugno 1945 Carta delle Nazioni Unite a San Francisco
 
European Court of Human Rights
Council of Europe
67075 STRASBOURG Cedex
France
Liberateci dal crocefisso.
 
Il diritto alla libertà di religione è uno dei pilastri che reggono i Diritti Umani e la civile convivenza.
L’Articolo 18 della Dichiarazione Universale sancisce il diritto inalienabile di avere, non avere e cambiare religione e tale diritto è considerato così vitale da non poter essere sospeso per nessuna ragione al mondo (Art 4.2 e Art.18 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici).
Tutti dovrebbero sapere che per libertà di religione si intende qualcosa che va ben al di là di una mera libertà di culto, ma che libertà non significa abuso né tantomeno obbligo, perché la libertà dei credenti termina dove inizia quella dei non credenti.
La conseguenza di questi elementari principi è l’assoluta necessità di rispettare i diritti di tutti e di avere perciò luoghi “neutri”: privi di simboli e riferimenti religiosi (visto che non siamo soliti andare alla posta per il gusto di fare la fila e nemmeno di recarci in tribunale per il solo piacere di farlo). La semplice constatazione di questi fatti dovrebbe spingere ogni paese decente a liberare i luoghi pubblici dai simboli religiosi, ma questo in Italia non accade.
Con la risibile scusa che la maggioranza dei cittadini apparterrebbe al cattolicesimo il simbolo di questa religione viene imposto in ogni luogo pubblico.
Il crocefisso viene esposto nelle scuole e nei tribunali e una signora non credente si è rivolta alla giustizia italiana per ottenere il rispetto dei diritti dei suoi figli, ottenendo risposte surreali.
Ma per fortuna ci sono dei giudici a Strasburgo e la sentenza Lautsi c. Italie ha rimesso le cose a posto. Spero che la Grande Chambre confermerà la sentenza permettendo così a tutti i cittadini italiani di fruire di quel rispetto che da troppo tempo gli è negato.
 
Dott. Claudio Giusti
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Membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla Legalità e i Diritti, Claudio Giusti ha avuto il privilegio e l’onore di partecipare al primo congresso della sezione italiana di Amnesty International ed è stato uno dei fondatori della World Coalition Against The Death Penalty.
 


Giovedì 24 Giugno,2010 Ore: 22:29