Dialogo.
Celebrata in tutta Italia l'VIII Giornata ecumenica del dialogo cristiano islamico

di Agenzia NEV del 28-10-2009

Fini: moltiplicare gli sforzi per promuovere l'educazione al dialogo e al rispetto reciproco


Roma (NEV), 28 ottobre 2009 - Si è svolta ieri in tutta Italia l'VIII Giornata ecumenica del dialogo cristiano islamico. “E di nuovo sono state davvero numerose le iniziative di base e istituzionali in cui si è affermato il valore della convivenza e del dialogo tra queste due grandi comunità di fede” ha affermato Gian Mario Gillio, direttore della rivista Confronti che sin dalla prima edizione nel 2002, ha sostenuto e promosso questa giornata di incontro e dialogo interreligioso. Negli ultimi anni è cresciuta l'attenzione da parte delle istituzioni locali e nazionali che, “nella comune aspirazione alla pace e alla cooperazione tra uomini e popoli - come ha affermato il presidente della Camera Gianfranco Fini in un messaggio inviato al direttore di Confronti -, non possono rimanere indifferenti. E' mia convinzione - prosegue Fini - che occorra moltiplicare gli sforzi per promuovere l'educazione al dialogo e al rispetto reciproco tra persone di diversa cultura etnica e religiosa, in nome di quei valori di libertà e dignità che sono a fondamento della civiltà dell'uomo. Nella convinzione che il dialogo interreligioso rappresenta per tutta la comunità internazionale un fattore di speranza per un futuro di stabilità e di pace - conclude Fini - rivolgo a tutti coloro che animeranno l'evento il mio più sincero augurio di buon lavoro".
In uno degli incontri svoltisi a Roma, quello presso la Camera dei Deputati, tra gli altri è intervenuta la pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese, che ha centrato il suo intervento sulle recenti polemiche in merito all'ora di religione “islamica”. Dopo aver spiegato le ragioni per cui valdesi e metodisti si sono detti contrari al confessionalismo nella scuola pubblica, ha ribadito che la vera sfida è la costruzione di una società multietnica e interculturale. Per questo – ha concluso Bonafede - serve più laicità e più cultura anche religiosa. Non è un paradosso: è la sfida di ogni moderna società pluralista”.
Particolarmente significativa anche un'altra iniziativa romana: all'ora della preghiera islamica, un gruppo di cristiani si è recato presso la moschea Al Huda, nel quartiere di Centocelle, per portare il suo saluto. Quindi, musulmani e cristiani hanno partecipato insieme ad una fiaccolata e hanno raggiunto la vicina chiesa battista dove sono stati accolti dalla pastora Silvia Rapisarda: qui hanno consumato un pasto e successivamente hanno avviato una riflessione sul tema particolare di questa edizione: “La gioia di raccontarsi la vita”. “Penso a questo incontro con gioia e gratitudine a Dio perché questa 'giornata del dialogo' è stata pensata e guidata dalle giovani generazioni che hanno saputo creare un clima amichevole e informale che ha coinvolto anche i meno giovani. L'incontro è stato particolarmente significativo perché i giovani hanno espresso la voglia di organizzare una serie di incontri sia per conoscersi meglio che per promuovere una cultura del dialogo nel particolare contesto della città di Roma”.
Tra i moltissimi altri incontri organizzati il 27 ottobre, data che ricorda il primo incontro interreligioso di Assisi del 1987, segnaliamo quelli di Firenze, al quale hanno partecipato l'arcivescovo mons. Giuseppe Betori e il pastore valdese Pavel Gajewski, e di Milano nel quale sono intervenuti anche il rabbino Giuseppe Laras, Adnane Mokrani, docente di islamistica alla Gregoriana, e il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Domenico Maselli.


Giovedì 29 Ottobre,2009 Ore: 15:59