NOTRE DAME D’AFRIQUE, CATTEDRALE DI ALGERI, ALGERIA, L’ICONA DEL DIALOGO CRISTIANO-MUSSULAMNO, CHIESE / SUD DEL MONDO

A CURA DI CARLO CASTELLINI

LA TESTIMONIANZA DI MONS. HENRI THEISSIER, OLTRE I FONDAMENTALISMI RECIPROCI GUARDANDO ALLA COLLABORAZIONE DIALOGANTE PER LA COSTRUZIONE DEL BENE COMUNE.


“L’amicizia personale come sentiero privilegiato per le relazioni islamo-cristiane”: è il titolo di un intervento di MONSIGNOR HENRI TEISSIER, vescovo emerito di ALGERI, pubblicato di recente sul sito della FONDAZIONE OASIS. La Dichiarazione Conciliare NOSTRA AETATE ha invitato tutti a evangelizzare la relazione islamo-cristiana, a liberarci cioè dai pregiudizi del passato e a sostituirli con una relazione rispettosa, così come è giusto tra credenti, attraverso collaborazioni in grado di servire la giustizia e la pace.
 Giunto in ALGERIA nel 1946, ho vissuto tutta la vita nel contesto di questa relazione islamico-cristiana. L’incontro con i mussulmani ha formato la trama della mia vita di fede e della mia testimonianza cristiana per tutti questi anni. E ringrazio Dio per avermi dato questa vocazione e questa missione-ha dichiarato mons. THEISSIER.
 La rapida crescita demografica del mondo islamico, da un secolo a questa parte, e la sua diffusione su un’area geografia sempre più vasta, hanno reso la relazione islamo-cristiana, uno degli aspetti più rilevanti della fedeltà della chiesa alla sua missione nel mondo contemporaneo. Fa parte della chiesa servire la pace tra gli uomini e perciò, in particolare tra i credenti e con i mussulmani. Sono stato felice di dedicare tutta la mia vita a questo rapporto.
Certo ci sono oggi fondamentalisti che vogliono provocare un ripiegamento in entrambi i campi, quello dei cristiani e quello dei mussulmani – ha sottolineato Mons. THEISSIER – ma sono sessant’anni che vedo mussulmani ricercare l’amicizia dei cristiani ed impegnarsi con loro in una collaborazione in vista del bene comune, e questo non può che provocare in me una gioia profonda.
Sono amicizie che hanno rappresentato l’essenza della mia fedeltà al Vangelo, così come della manifestazione del Vangelo ai nostri amici mussulmani. Il dialogo è la relazione fondamentale tra tutte le persone di buona volontà, relazione da cui scaturisce la fiducia sulla quale si stabilisce la pace.
(A CURA DI CARLO CASTELLINI)


Martedì 02 Febbraio,2010 Ore: 16:36