CONCILIO E ANTICONCILIO. 1962-2012. Numero speciale a 50 anni dalla apertura del Concilio Vaticano II

di Adista Notizie n. 32 del 15/09/2012

Interventi di Giulio Girardi, Raniero la Valle, Giovanni Franzoni, Lidia Menapace, Felice Scalia, Andrea Grillo, Luigi Sandri, Marcello Vigli, Franco Amatori, Massimo Faggioli, Roberto Fiorini, Ortensio da Spinetoli, Lilia Sebastiani, Nicoletta Dentico, Paolo Ricca, Eugenio Melandri, Sergio Tanzarella, Daniele Menozzi


PER UNA NUOVA PRIMAVERA ECCLESIALE

In pochi, qualche decennio fa, avrebbero potuto immaginare che, a 50 anni di distanza, il Concilio e le sue interpretazioni sarebbero state uno dei temi più controversi e discussi all’interno della Chiesa. In realtà, in un Paese in cui ancora non si trova un terreno comune di discussione nemmeno sul fascismo e sulla Resistenza, un fatto del genere non dovrebbe stupire più di tanto: dividono tutte quelle questioni, circostanze ed eventi storici la cui lettura è funzionale ad un loro diverso uso politico.

E il Concilio è tra questi. Da parte vaticana, infatti, sono evidenti i tentativi di ripensarlo nei termini della continuità e non della discontinuità con il passato “tridentino” della Chiesa, occultandone così l’evidente cesura su materie come la libertà religiosa, il rapporto Chiesa-mondo, l’ecumenismo, la pace, la collegialità, il ruolo dei laici e delle donne, che hanno costituito l’asse portante del processo di trasformazione (tentato e in gran parte non riuscito) di un assetto di potere rimasto sostanzialmente immutato dai tempi del Concilio di Trento.

Adista, che su questi temi non è e non può essere “neutrale”, in occasione del 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II propone alla riflessione dei suoi lettori una serie di contributi che – in disaccordo con il revisionismo attuale – cercano non solo di ricostruire la temperie culturale ed ecclesiale che ha preceduto, attraversato e seguito quello straordinario evento, ma soprattutto intendono sostenere e rilanciare le ragioni di quanti oggi assumono sulle loro spalle il compito di portare a più pieno compimento quella intensa stagione di “primavera” ecclesiale.

Ad introdurre lo speciale, un saggio di Giulio Girardi – l’ultimo da lui pubblicato, all’inizio del 2006 – che costituisce un’originale ed interessante chiave di lettura delle dinamiche innescate a partire dal Vaticano II, oltre che il doveroso omaggio ad uno dei testimoni, tra i più osteggiati ed emarginati dall’establishment ecclesiastico, di quella Chiesa “altra” che alla profezia del Concilio intese e intende dare corpo e voce.


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Mercoledì 12 Settembre,2012 Ore: 16:32