SINODO DELLE CHIESE METODISTE E VALDESI
COMUNICATO STAMPA N. 5

“Pessima la legge sul testamento biologico varato alla Camera”

L'amarezza di Erika Tomassone, membro della Commissione bioetica della Tavola valdese. Il pastore Paolo Ribet: “Non facciamo della 'vita ad ogni costo' un vitello dorato”. Approvato un atto che incoraggia le chiese a proseguire nel cammino intrapreso l'anno scorso sulle benedizioni delle coppie omosessuali. In discussione quella delle coppie di fatto


Torre Pellice (Torino), 23 agosto 2011 (SSSMV/05) – “Questa legge non ci piace per nulla. E' una legge oscurantista, un gran pasticcio che non risolve niente. Non è una legge sulle direttive di fine vita, ma mira a vietare l'eutanasia”. Sul testo approvato il 12 luglio dalla Camera dei deputati non ha dubbi, la pastora Erika Tomassone, membro della Commissione bioetica della Tavola valdese. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi a Torre Pellice al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, Tomassone ha detto: “Questa legge non risolve nulla per quanto riguarda la delicata questione del rapporto tra medico e paziente, anzi, se possibile, acuisce la conflittualità tra due soggetti, pur titolari di sacrosanti diritti. Riteniamo inoltre che la legge sia scientificamente scorretta, perché idratazione e alimentazione artificiale sono equiparate a misure di assistenza ordinaria, che quindi non possono essere sospese”.
Sulla stessa linea il pastore della chiesa valdese di Torino, Paolo Ribet, la cui comunità – alla pari di tante altre sparse per la penisola - ha aperto uno sportello dove poter depositare il proprio testamento biologico: “E' anche una questione di laicità: riteniamo che lo Stato debba poter invece legiferare su questi temi, senza sottostare al ricatto morale della chiesa di maggioranza. Una fattispecie tipicamente italiana. In Germania esiste da anni un 'formulario cristiano' per le direttive di fine vita redatto congiuntamente dal Consiglio delle chiese evangeliche e dalla Conferenza episcopale tedesca in merito*. Non mi è chiaro perché la chiesa cattolica in Italia possa parlare di fatto 'non negoziabile' quando la stessa chiesa a nord delle Alpi assume un'altra posizione”, si chiede Ribet.
Tomassone ha ricordato come nel 2007 - dato il vuoto legislativo - la Commissione bioetica (che raccoglie una dozzina di teologi, giuristi, medici, scienziati e ricercatori), propose un documento al Sinodo sull'opportunità di legiferare in materia. Quello stesso anno il Sinodo, con un atto, auspicò la promulgazione di una legge. “Lo scopo era quello di evitare – ha precisato Tomassone - le battaglie sui corpi. Certo, di fronte a questo testo è meglio nessuna legge”.
“Per noi, come credenti, quella di rivendicare la dignità e la libertà della persona è un imperativo, oltretutto previsto dalla Costituzione – ha aggiunto Ribet -. Altrimenti, il rischio che corriamo, è quello di fare della 'vita ad ogni costo' un vitello dorato”. E Tomassone: “Da un punto di vista della fede cristiana riteniamo che è il singolo soggetto a dover rispondere davanti al Signore delle proprie libere scelte”.

Oggi pomeriggio il Sinodo proseguirà la discussione sulle benedizioni delle coppie omosessuali iniziato in mattinata. In particolare si interrogherà sull'opportunità di allargare le benedizioni anche alle coppie di fatto. Intanto, questa mattina - a un anno dallo storico atto che aprì alla possibilità, per le singole comunità che lo volessero, di benedire le unioni gay - il Sinodo ha incoraggiato le chiese a proseguire “nel cammino intrapreso, estendendo la propria riflessione ai temi della famiglia e della genitorialità”, “a impegnarsi per migliorare il clima di ascolto reciproco, evitando giudizi squalificanti”, senza tuttavia nascondere il fatto che nelle chiese sono presenti “posizioni e sensibilità molto diverse sull’argomento”. (NEV/CS41)

*La versione italiana è apparsa sulla rivista "Il Regno" n. 9 del maggio 2011 (ndr)

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SINODO DELLE CHIESE METODISTE E VALDESI
Torre Pellice (Torino), 21-26 agosto 2011
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Marted́ 23 Agosto,2011 Ore: 19:09