Terra
di Michele Zarrella *
TERRA
Il pianeta su cui viviamo. Ha una forma di geoide (sfera schiacciata ai poli). 3° pianeta del sistema solare per distanza dal Sole 5° per grandezza dopo Giove, Saturno, Uranio e Nettuno che sono tutti pianeti gassosi. I pianeti rocciosi, detti terrestri sono: Mercurio, Venere, Terra e Marte. La distanza dal Sole si assume pari a 149,6 milioni di km che equivale a una Unità Astronomica (UA). L’orbita è ellittica. Essa è lunga circa 942 milioni di chilometri e pertanto per percorrerla in un anno la Terra viaggia nello spazio ad una velocità media di 107.534,25 km/h (pari a 29,87 km/s). La seguiente tabella è tratta dal libro di Margherita Hack: Vi racconto l’astronomia ed integrati con Note
[I dati successivi sono tratti da Wikipedia] Diametro medio: d = 12.745,594 km Diametro equatoriale: 12.756,274 km Diametro polare: 12.713,504 km Equatore: 40054,70 km Meridiano: 40.021,165 km Superficie: circa 510.093.522,536 milioni di km2 ; (A = 4πr2) Volume: 1083 x 1018 m3 cioè 1083 trilioni di metri cubi (V = π r34/3) Circonferenza equatoriale 40.054,70 km Le velocità appresso riportate valgono al livello del mare, con la quota aumentano. Velocità di rotazione all’equatore 1668,946 km/h =27,816 km/min = 0,4636 km/s Velocità di rotazione alla latitudine di 40° (~ parallelo Napoli-New York) = 1.278,487 km/h Velocità di rotazione alla latitudine di 41° (~ parallelo di Gesualdo) = 1.259,569 km/h = 20,993 km/min =0,35 km/s = 350 m/s Velocità di rotazione ai poli = 0 km/h Velocità di rivoluzione 107.534 km/h = 1792,2 km/min = 29,87 km/s 15° equivalgono a un’ora e all’equatore equivalgono 1668,946 km 15° equivalgono a un’ora e alla latitudine di Napoli equivalgono a 1278,487 km 1° equivale a 4 minuti e all’equatore equivale a 111,26 km 1° equivale a 4 minuti e al parallelo di Napoli-New York equivale a 85,23 km 1° equivale a 4 minuti e al parallelo di Gesualdo equivale a 83,97 km
Ha un satellite: Luna. Dista mediamente 384.000 km e ruota alla velocità media di circa 1 km/s. [Un satellite artificiale che dista 400 km dalla superficie terrestre ruota mediamente a circa 8 km/s]
Moti della Terra:
Oggi le misure eseguite dal satellite Wmap dal 2002 al 2007 mostrano che la Terra si muove con velocità di 1.328.400 km/h (369 km/s, cioè poco più di un millesimo della velocità della luce). La struttura della Terra è il risultato di un processo iniziato 4,6 miliardi di anni (4,6 Ga) fa, quando già era iniziata la formazione del sistema solare (5 Ga), in seguito all’aggregazione di diversi corpi sferici di un’enorme quantità di materiali magmatici, solidi e gassosi dispersi nello spazio. Oltre il 70% della superficie terrestre è coperta da acque. L’atmosfera gassosa, che la Terra trattiene grazie alla forza di gravità, al livello del mare, è composta da 78% di azoto, 20% di ossigeno e per il resto da altri gas (argon, vapore acqueo, biossido di carbonio CO2, neon, elio, metano, kripton, xeno, ozono) e tracce di altri ossidi. La parte dove avvengono i fenomeni climatici, la troposfera, ha uno spessore talmente sottile e vulnerabile (10-12 km) che è meno dello 0,1% (1 per mille) del diametro della Terra, paragonabile a un velo d’acqua su un pallone da calcio o allo spessore della tinteggiatura di una parete. La catena montuosa più imponente è quella dell’Himalaya, che significa in sanscrito “dimora delle nevi”, con oltre cento cime superiori a 7.000 metri e con quella più alta dell’intero pianeta: il monte Everest con i suoi 8874 metri rispetto al livello del mare. La vita intesa come primo organismo monocellulare eterotrofico è comparsa 3-4 miliardi di anni fa. 2 miliardi di anni fa questi organismi cominciano a sviluppare ossigeno libero nell’atmosfera creando lo strato di ozono indispensabile per la sopravvivenza in superficie di organismi più complessi. 530 milioni di anni fa compaiono gli organismi pluricellulari. E 2 milioni di anni fa compare la specie umana e le sue forme: Homo habilis, Homo erectus, Homo Neanderthalensis e Homo sapiens. Dal Corriere della sera del 30 Ottobre 2007 pag. 25 ~200.000 anni fa ipotetica data di origine dell’Homo sapiens [avvalorata da James Hansen- “Tempeste” pag. 61] ~164.000 anni fa in una grotta che si apre sulla scogliera di Pinnacle Point in Sudafrica sono stati trovati resti di pasti a base di molluschi e crostacei (soprattutto cozze) ~160.000 anni fa primi resti ossei dell’Homo sapiens ~100.000 anni fa l’Homo sapiens entra in Asia e poi (40.000-50.000 anni fa) in Europa ~77.000 anni fa l’uso di Ocra trovato nella grotta di Blombos sulla costa meridionale in Sudafrica ~30.000 anni fa in Europa si estingue l’uomo di Neanderthal.
La Terra è un pianeta attivo e in continuo evolversi. I continenti, che prima erano uniti nella Pangea avvolte da un grande unico oceano chiamato Panthalassa, si sono divisi e si muovono su placche continentali. Il loro movimento è la causa dei sismi. Questo pianeta è la nostra unica casa e va custodita. Tra 75 milioni di anni i continenti saranno di nuovo raggruppati nel Polo Sud.
Da la Repubblica di venerdì 8 agosto 2008 Luca Mercalli Si stima che ventimila anni fa, al culmine dell’ultima era glaciale, i nostri antenati fossero meno di cinque milioni sull’intero pianeta. La temperatura era più bassa di sei gradi rispetto a oggi e il livello dei mari un centinaio di metri più basso. Nei pressi di Marsiglia la grotta Cosquer era usata come santuario, con le pareti ornate di disegni di animali, inclusi foche e pinguini. Suppergiù diecimila anni fa il tunnel d’ingresso della grotta veniva inondato dall’aumento del livello del mare derivante dalla fusione delle calotte glaciali e oggi si trova 37 metri sott’acqua dove nel 1991 è stato scoperto dal subacqueo Hlenry Cosquer. Chissà cosa dovettero dire quegli antichi uomini quando videro cambiare così drasticamente il panorama! Da lì nacque forse il mito del diluvio universale. Ma grossi problemi per la nostra specie non ce ne furono: pochi e sparpagliati sul territorio gli umani andarono a cercarsi altri luoghi da colonizzare. Vedetevi ora lo stesso scenario con quasi sette miliardi di abitanti che occupano l’intero pianeta e hanno una società non più nomade ma radicata nelle città.
Approfondimenti.
L’accelerazione di gravità media alla superficie, G, è 9,8 m/s2. La velocità di fuga all’equatore è 11,2 km/s. La velocità di rotazione della Terra diminuisce col passare degli eoni. Si suppone che 4,5 miliardi di anni fa il moto di rotazione fosse quasi dieci volte più veloce e cioè di circa 2,6 ore. Attualmente la durata del giorno aumenta di 2,3 millisecondo al secolo e nel periodo storico degli ultimi 2500 anni tale aumento è stato di 1,7 millisecodi/secolo. Un'inezia se si considera nell'arco temporaneo di una vita umana, ma diviene significativa se si considerano i tempi astronomici di milioni e milioni di anni. L'aumento della durata del giorno è dovuto a varie cause. Quelle esterne principali sono le maree lunari e solari che deformano la sfericità dei corpi in un ellissoide e determinano nel lungo periodo il sincronismo fra rotazione e rivoluzione del pianeta e del suo satellite. Questo effetto viene detto stabilizzazione a gradiente di gravità. Quelle interne sono le variazioni e le intensità dei venti, l'accoppiamento elettromagnetico fra il nucleo fluido della Terra e il mantello, le fluttuazioni del momento della quantità di moto del nucleo e le fluttuazioni dell'inerzia globale del pianeta (eruzioni, terremoti, spostamenti di masse terrestri, variazione dei ghiacciai, del livello del mare, della vegetazione, ecc.). I moti della Terra non si esauriscono in quei 6 descritti sopra, ma ve ne sono altri che andiamo ad esplicitare. 7. Moto di inclinazione assiale. Variazioni dell’inclinazione dell’equatore sul piano orbitale che equivale alla variazione di inclinazione dell’asse terrestre. Oggi l’inclinazione è di circa 23,45°, ma essa oscilla fra un minimo di 22,1° (cerchio del cono di precessione più piccolo) e un massimo di 24,5° (cerchio del cono di precessione più grande). L’intero spostamento avviene nell’arco di 41.000 anni. L’inclinazione dell’asse sull’eclittica è la causa delle stagioni e della diversa insolazione. Maggiore è l’inclinazione (24,5°) maggiore sarà l’insolazione estiva e minore quella invernale. Minore inclinazione (22,1°) comporta il contrario inverni più caldi ed estati più fresche. 8. Variazione del punto di vicinanza al Sole. L’orbita terrestre è ellittica con il punto più vicino al Sole (perielio), in gennaio - inverno per l'emisfero boreale -, e quello più lontano (afelio), in luglio. Questi due punti si spostano nell’arco di circa 26.000 anni. Tale fenomeno è una conseguenza del moto di precessione degli equinozi. 9. Variazione dell’eccentricità. L’eccentricità dell’orbita terrestre varia da un minimo di 0,017 ad un massimo di 0,06. Un ciclo completo si ha in circa 100.000 anni. Maggiore è l’eccentricità maggiore è la forma ellittica dell’orbita. Una eccentricità zero significa che l’orbita è circolare. È opportuno riflettere che i moti individuati nei punti dal 3 al 9 noi non possiamo minimamente valutarli con i nostri ristretti parametri di vita. Ma di essi occorre tener conto quando si parla di astronomia, geologia, o di paleoclimatologia, la scienza che studia le mutazioni climatiche degli ultimi 850.000 anni.
* ingegnere, astrofilo e sognatore Per contatti sito web: http://digilander.libero.it/prolocogesualdo/indice.html
Gioved� 07 Ottobre,2010 Ore: 21:18 |