Nel centenario della conclusione della Prima Guerra mondiale, l’Assemblea permanente antirazzista antifascista/Vicofaro, insieme al Centro di accoglienza “don Lorenzo Milani” di Pistoia e alla Comunità parrocchiale di Vicofaro, sabato 3 novembre alle ore 18, organizza l’incontro-memoria La Grande Guerra o la grande menzogna? L’iniziativa si propone di fornire strumenti di riflessione e di conoscenza per una memoria generatrice di coscienza, nel rispetto di quanti perirono in una guerra, di cui ignoravano le cause, gli obiettivi e i modi, nei quali si sarebbe svolta. Si trattò di un guerra voluta per interessi economici e imperialisti, decisa con un colpo di mano contro il Parlamento - il Patto di Londra – cui seguì una condotta criminale verso i soldati da parte degli alti comandi militari, dai gravissimi errori strategici – le demenziali “spallate dell’Isonzo” e la disfatta di Caporetto - fino a una vera e propria guerra interna contro il popolo nel paese e in trincea, con processi, decimazioni e fucilazioni. Sono stati 750 i soldati italiani condannati a morte dai tribunali militari e fucilati per “mano amica” ai quali vanno aggiunti oltre 300 che subirono una fucilazione sommaria. Altro che ripristinare la data del 4 novembre “per celebrare la vittoria e l’eroismo italiano” e “il compimento del processo risorgimentale” come proposto nel consiglio comunale di Pistoia da Fratelli d’Italia con una mozione mistificante, che in realtà offende le vittime – oltre 650 mila, senza considerare le centinaia di migliaia di mutilati e “gli scemi di guerra” impazziti nelle trincee – il cui sacrificio va ricordato, invece per fare verità!
Strappare i loro nomi e le loro vicende all’oblio e alla vuota retorica, significa impedire che si vanifichino memoria, storia e orizzonti di umanità, tanto più importanti nel momento attuale, in cui si vogliono individuare nuovi nemici della patria e sangue, suolo, identità assumono un significato preoccupante e minaccioso da parte della propaganda xenofoba e razzista. Le vittime, dalla più piccola frazione alle grandi città, lasciarono le loro famiglie, i loro lavori, i loro sogni, per avviarsi verso immani sofferenze spesso concluse con la morte. Sono stati piccoli e in apparenza ininfluenti pezzi dell’immenso ingranaggio bellico, eppure capaci di lasciare un segno nella Storia. Le parole di un grande storico, Mario Isnenghi, sono in questo senso illuminanti: Il comportamento di milioni di uomini non può essere rinchiuso in formule rigide, nessuno potrà mai spiegare in termini esaustivi perché costoro abbiano affrontato la trincea e la morte. La ricerca storica può arrivare fino a un certo punto, oltre rimane il rispetto per questi uomini e il loro sacrificio.L’iniziativa avrà la seguente articolazione nella tensostruttura di Vicofaro: ore 18 riflessioni sulla Grande Guerra, il Coro Novecento Fiesole" eseguirà alcuni canti classici contro la guerra, seguiranno la cena condivisa e la proiezione del film di C. Clarion Joyeux Noel. Una verità dimenticata dalla Storia, la commovente vicenda di straordinaria umanità e fratellanza ispirata alla tregua di Natale del 1914 sul fronte occidentale.
|