Per iniziativa delle Comunità parrocchiali di Vicofaro e di Ramini, del Centro di documentazione e di progetto “don Lorenzo Milani” di Pistoia e dell’Assemblea permanente antirazzista antifascista, martedì 24 aprile, alle ore 21, presso la chiesa di Vicofaro, sarà proiettato Barbiana ’65. Il recupero integrale, da parte del figlio Angelo, del materiale filmato girato dal regista Angelo D'Alessandro nel dicembre del 1965 a Barbiana, protagonisti Don Lorenzo Milani e i suoi allievi, diventa l'occasione per far riemergere tutta l'attualità del messaggio del Priore a cinquant'anni dalla morte e ricordare la sua grande lezione, che ne fa un'esperienza intellettuale, radicale, utopica e politica, di livello altissimo, ben oltre i confini di un piccolo paese di montagna, di una nazione e del suo tempo.

Il regista D'Alessandro, l'unico a cui Don Milani concesse di effettuare delle riprese della vita nella sua scuola per lasciare un documento ai suoi ragazzi, era salito a Barbiana per un'inchiesta sull'obiezione di coscienza. Il filmato originale dell'epoca mostra alcuni momenti e aspetti fondamentali della scuola di Barbiana: la scrittura collettiva, la lettura dei giornali, i ragazzi più grandi che insegnano a quelli più piccoli.

C'è anche il lavoro manuale svolto dai ragazzi, Don Milani sull'altare che celebra, ma solo "per finta", per la macchina da presa, dopo una scelta consapevole e condivisa con il regista. Intorno a queste immagini del 1965 si sviluppa il racconto con le testimonianze di Adele Corradi, l'insegnante che ha vissuto l'esperienza di Barbiana con Don Lorenzo, di Beniamino Deidda, ex Procuratore Generale di Firenze che dopo la morte del sacerdote ha continuato a insegnare ai ragazzi della scuola di Barbiana, e don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera. Scuola, Costituzione e Vangelo sono i tre pilastri del pensiero milaniano, che trova il suo culmine nella lettura che Don Lorenzo fa davanti alla macchina da presa della sua Lettera ai Giudici, il testo scritto per difendersi dalle accuse di apologia di reato dopo la Lettera ai cappellani militari.

Il filmato restituisce dunque con grande efficacia espressiva la voce e l'immagine di un educatore che, oggi più che mai, ripropone con forza il tema della coscienza e dell'obbedienza, della giustizia e della solidarietà, della scuola che deve permettere a tutti di diventare sovrani di sé stessi. Abbiamo scelto di proporne la proiezione in una data e in un luogo significativi: la vigilia della Festa della Liberazione e il Centro di accoglienza di Vicofaro, dove sono ospitati decine di rifugiati africani, gli ultimi di oggi, ai quali in particolare è rivolto il messaggio di don Milani. È l'unico documento esistente con don Milani in scena che narra, che parla, che spiega. Sarà presente alla proiezione, insieme ad altri testimoni di quell’esperienza, Valeria Milani Comparetti, nipote di don Lorenzo e autrice del libro Carezzarsi con le parole.

Le Comunità parrocchiali di Vicofaro e di Ramini – Il Centro di documentazione e di progetto “don Lorenzo Milani di Pistoia – L’Assemblea permanente antirazzista antifascista/Vicofaro