Non si ferma la violenza del regime in Arabia Saudita ..un Imam rischia la condanna a morte

di Amina Sonatella Salina

Liberato dopo mesi e mesi di prigionia nelle carceri francesi e non ancora in grado per motivi di salute di ritornare sulla scena pubblica, il professor Tariq Ramadan ha lanciato un appello su twitter per strappare alla pena capitale un conosciutissimo imam, Skeikh Salman Al Awda, un Sapiente conosciuto per le sue posizioni non violente e lealista al regime di Riad che paga l'opposizione all'embargo contro il Qatar, ed il suo passato sostegno alle primavere arabe. L'appello e’ apparso sulla pagina Free Tariq Ramadan in inglese e francese e riprende diversi articoli apparsi sulla stampa internazionale, sul New York Times e su altre riviste e quotidiani in lingua inglese, dove vengono denunciate le condizioni di distruzione dei diritti umani e del diritto alla vita ed alla liberta’ attuate dai governanti sauditi da sempre ed in particolare da Re Salman negli ultimi due anni. Salman Al Awda e’ un riformista molto influente ed e’ tra le 500 personalita’ musulmane piu importanti del 2019. Ha sostenuto in passato le richieste di democratizzazione dei regimi arabi ed ha una lettura intelligente dell'islam tanto da avere oltre 14 milioni di simpatizzanti sulla sua pagina FB. Crede che la Shariah sia interamente compatibile con il rispetto della vita e con i diritti umani e per questo e’ diventato molto popolare tra i giovani musulmani un po’ dappertutto. Nel 2017 all'acuitizzarsi delle tensioni con il Qatar lancio’ un appello alla riconciliazione tra gli Stati del Golfo che suono’ male alle orecchie degli estremisti che volevano distruggere il Qatar a causa della sua ricchezza e del fatto che li’ vige una relativa liberta’ di stampa e di pensiero. In seguito all'appello lo Sheikh si ritrovo’ in casa la polizia che gli sequiestro’ alcuni computer  portandoselo poi in prigione con accuse assurde nemmeno fosse un traditore della patria. Imprigionato a Jedda fu torturato e privato del sonno, gli fu rifiutata l'assistenza medica e fu sottoposto a pesanti interrogatori che deteriorarono il suo stato di salute. Gli fu persino rifiutata l'assistenza legale Accusato di essere un sovversivo e di aver chiamato ad una rivoluzione contro il regime nonche’ di aver denunziato il carattere tirannico del regime di Ryad fu sottoposto a processo farsa mentre il Procuratore Generale del Re chiese contro di lui la pena capitale. Si attende ancora la sentenza ed in  questa fase occorre lanciare una campagna internazionale per sostenere lui e gli altri Sapienti ingiustamente imprigionati. L'appello del professor Tariq Ramadan denuncia il silenzio di gran parte della comunita’ islamica che lascia i suoi Sapienti in mano a questa banda di criminali prezzolati dagli americani per oscuri fini geopolitici di guerra e distruzione. Si appella agli uomini ed alle donne di buona volonta’ ed alla loro volonta’ di tendere la mano agli oppressi ed in particolare ai prigionieri politici vittima delle tirannie amiche dei governi occidentali.
Assieme a lui sono oggi decine i Sapienti messi in prigione per motivi di opinione nei paesi arabi in particolare in Egitto ed in Arabia Saudita senza che essi abbiano fatto del male ad una mosca Stavolta saranno ben pochi ad avere pieta’ dei non occidentali di coloro che sono facilmente sacrificabili alla bulimia di denaro e di petrolio che muove l economia capitalista ed usuraia occidentale.
Liberta’ per Sheilh Salman Al Awda e per i Sapienti e gli attivisti ingiustamente imprigionati in Arabia Saudita ed in Egitto.
Amina donatella salina

Fonte New York Times My father face the death penally Appello di Abdullah +Al Awda professore di diritto alla Georgetown University e figlio ddello Sheilh imprigionato
Tariq Ramadan pagina Fb post del 17 febbraio u.s.
Saudi Arabia Public prosecutors demand death penalty for Sheilh Salman Al Awda articolo di redazione su Middle East Monitor ato



Mercoledì 20 Febbraio,2019 Ore: 11:13