CALDORO, DE MAGISTRIS E COMPANY: ovvero come fare dell'acqua un affare a discapito dei cittadini...

di Coordinamento per la Gestione Pubblica e Partecipata dell’Acqua

COMUNICATO
Dal Comunicato stampa del Consiglio regionale campano tenutosi ieri, si legge che in seduta consiliare  il  Presidente  Stefano  Caldoro ha detto:
 “ ...perché stiamo parlando di un diritto che è stato sottratto ai soli cittadini campani...”
IL PRESIDENTE PREDICA BENE E RAZZOLA MALE.
E’ lui che sta sottraendo qualcosa ai suoi corregionali.
Egli propone, infatti, insieme alla sua Giunta, un disegno di legge a favore dei privati (Ddl 204/13), antidemocratico e autoreferenziale.
Non rispetta nè l'esito referendario 2011, nè quanto i comitati dell’acqua hanno più volte espresso a mezzo comunicati stampa, né la nostra proposta di legge e le valutazioni fatte al riguardo, durante l'incontro tenutosi in VII°  Commissione Ambiente della Regione:
RI-CHIEDIAMO LA GESTIONE PUBBLICA E PARTECIPATA DELL’ACQUA.
Parallelamente in Commissione Affari Istituzionali del Comune di Napoli, sempre ieri, veniva discussa la proposta della Giunta de Magistris che vuole modificare lo Statuto dell'Azienda Speciale ABC Napoli.
Dopo la ripubblicizzazione dell'acqua di Napoli, ora si fa ritorno ai privati e alla mercificazione.
Questi i motivi per cui le modifiche proposte sono inaccettabili:
TARIFFE: Le tariffe sono decise dal CdA su proposta del Direttore; il Consiglio Comunale è esautorato poiché dà semplicemente un indirizzo. Non va bene che l’Azienda decida il costo dei propri servizi. Il criterio non è né democratico né partecipato né logico. Di fatto le politiche tariffarie dell’acqua sono riservate a tre persone di fiducia del Sindaco, quindi neanche del consesso più ampio del Consiglio Comunale, e due persone selezionate con sorteggio.  Quindi decide il Sindaco da solo. Prima la decisione spettava al Consiglio Comunale previo parere delle Municipalità. Per questo motivo siamo riusciti a bloccare l'aumento CIPE del 5%; per questo motivo vogliono cambiare le cose.  
COSTITUZIONE DI SOCIETA’ e PARTECIPAZIONI. La proposta prevede che l’ A.S. ABC Napoli possa costituire società o partecipare. Il rischio evidente è che la gestione sia formalmente pubblica, ma che poi si svuoti il contenitore pubblico passando le attività alle società private costituite o partecipate. Questa soluzione potrebbe essere anche utilizzata per travasare i soldi dell'A.S. ABC Napoli nelle altre Aziende del Comune che sono i passivo.  
IMBOTTIGLIAMENTO. L’art. 4 prevede che l’ABC possa imbottigliare l’acqua e venderla. Considerata la questione della costituzione e partecipazione in società, la cosa è rischiosa, poiché il Comune sta cercando un modo per fare cassa e intende commerciare acqua. Acqua = Merce
vi sono due passaggi da evidenziare:
MESSA IN SICUREZZA. Il presidente dell’ A.S.ABC Napoli ha dichiarato ai giornali che avrebbe reagito alla presa di posizione della Regione Campania che si è espressa contro la messa in sicurezza. Lavorano sulle modifiche statutarie per fare business dell'acqua ma di messa in sicurezza non se ne parla. 
Stanno tentando di sfruttare le fonti che ha in mano l’ A.S. ABC Napoli, senza curarsi del fatto che con legge regionale gliele stanno togliendo. 
PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA. Il Movimento dell’Acqua non è stato informato delle modifiche dello statuto. Ai numerosi incontri nessuno ci ha spiegato il progetto politico che stanno realizzando che pare si vada man mano allineando ai dictat della BCE e del FMI. 
MA OCCORRE parallelamente chiedere che vengano soppresse analoghe disposizioni presenti nello STATUTO COMUNALE DI NAPOLI, in cui, ai sensi dell' art. 6 TUEL, serve una maggioranza qualificata (due terzi) o una maggioranza assoluta con due votazioni in 30 gg.
LA NOSTRA ALTERNATIVA: aprire un dibattito pubblico, democratico aperto ai cittadini ovunque e a breve!
CI MOBILITEREMO, NONOSTANTE LA PAUSA ESTIVA, CONTRO QUESTI RAGGIRI VERGOGNOSI!!!
Campania, 1 agosto 2014
Coordinamento per la Gestione Pubblica e Partecipata dell’Acqua
Invitiamo i nostri lettori, se non lo hanno già fatto, a sottoscrivere l'appello LA NOSTRA ACQUA È IN PERICOLO proposto da p. Alex Zanotelli proprio sulla questione dell'acqua della Campania



Domenica 03 Agosto,2014 Ore: 08:33