​L’Ora della Terra

Dedichiamo un'ora per riflettere sul futuro della biosfera


Michele Zarrella

La redazione del nostro giornale aderisce alla manifestazione mondiale "Earth hour", organizzata dal WWF per la sera del 28 marzo 2013 dalle ore 20.30 alle 21.30. In tutto il mondo attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche si spegneranno i monumenti più rappresentativi delle città.  Aderiscono associazioni, enti, ristoranti, e privati cittadini. La nostra redazione coglie l'occasione per ricordare che il cambiamento climatico è "una scomoda verità" - come titola il film di Al Gore - e non deve essere considerato al pari di altre preoccupazioni quali l'istruzione scolastica, l'assistenza sanitaria, la distribuzione della tasse o altro. No. Il cambiamento climatico è un campanello d'allarme, è un forte messaggio che si manifesta con la voce della natura –  tifoni, incendi, inondazioni, ondate di calore, siccità, cambiamenti della biodiversità, estinzione di alcune specie e proliferazione di altre, acidità degli oceani, innalzamento dei mari, pressione demografica –, che avverte l'Homo sapiens dell'esigenza di un modello economico completamente diverso che rispetti il pianeta in cui abita che è la sua casa, l'unica casa in cui poter vivere il più a lungo possibile. Il sistema economico attuale del PIL (Pordotto interno lordo) ci pone di fronte a due alternative o crescere o morire, con la sicurezza che crescere, come vuole tale modello, significa distruggere l'attuale equilibrio del pianeta che sta comportando l’estinzione di tante specie.

Da lustri scrivo di queste cose e da allora riscontro che la sensibilità della gente è aumentata enormemente. Ma dobbiamo assolutamente continuare, e anche fare presto. Questo allarme ci pone di fronte a questo interrogativo: vogliamo evolvere o estinguerci?

Ognuno di noi è chiamato a partecipare alla più grande mobilitazione globale contro il riscaldamento globale, riflettendo sui dati scientifici (ricordo l’ultimo rapporto dell’IPCC) e promuovendo delle azioni e dei comportamenti razionali e responsabili per quanto riguarda l’uso dell’energia.  L'equazione da tener presente è

SPRECARE = INQUINARE INUTILMENTE.

È in gioco il futuro dei nostri nipoti: una vera sfida per il futuro della nostra specie.

Partecipiamo all’ora della Terra spegnendo le lampadine dalle 20.30 alle 21.30 sì, ma anche mettendo in atto almeno le seguenti tre azioni: cammina, abbassa e ricicla. 

Gesualdo, 23 marzo 2013

Michele Zarrella

Responsabile per le azioni contro

l’inquinamento luminoso di AstroCampania

 

Per contatti zarmic@gmail.com

sito web personale: http:

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