BERE VELENO PER DECRETO MINISTERIALE? NO, GRAZIE

di Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) ha inviato alla Commissione Europea un documento di "Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilità"; la prestigiosa associazione dei medici chiede che lo schema di decreto sia rigettato "sia per palese illegittimità in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilità in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e le inequivocabili indicazioni dello Iarc, dell'Oms e dell'Usepa, e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione".

Di cosa si tratta in parole povere? Semplicemente di questo: che il Ministero della Salute e quello dell'Ambiente hanno predisposto uno schema di decreto che se approvato consentirebbe di fatto di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.

Attualmente lo sciagurato schema di decreto è all'esame della Commissione Europea, e se non vi fosse stata la denuncia da parte dell'Associazione italiana medici per l'ambiente è probabile che nell'ignoranza generale quello scandaloso schema di decreto in un prossimo futuro sarebbe divenuto legge, con gravissime conseguenze per la salute delle persone: vi è ora invece la concreta possibilità di bloccare questa ennesima aggressione alla salute delle persone; è possibile ed è necessario ottenere il rigetto dello schema di decreto; è possibile difendere la legalità e i diritti di tutti con l'azione democratica e nonviolenta facendo conoscere la verità e imponendo alle istituzioni di rispettare i diritti umani e le leggi vigenti.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente ha presentato alla Commissione Europea un dettagliato documento di Osservazioni in opposizione allo schema di decreto, chiedendo il suo rigetto; vari parlamentari italiani ed europei di diverse forze politiche hanno presentato interrogazioni e risoluzioni a sostegno dell'iniziativa dell'Associazione italiana medici per l'ambiente; vari comitati, associazioni e movimenti hanno iniziato a mobilitarsi affinché lo schema di decreto sia rigettato dalla Commissione Europea, ovvero sia ritirato dagli stessi Ministri proponenti.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo (provincia in cui tanta parte della popolazione già è avvelenata dall'arsenico per criminale responsabilità di governanti inetti e corrotti e di manutengoli pusillanimi e senza scrupoli) esprime pieno sostegno all'iniziativa dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente" e si associa alla richiesta che quello scandaloso schema di decreto sia rigettato ovvero revocato.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 3 dicembre 2012

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo si è costituito nel 1979 ed ha realizzato numerose iniziative di studio, di formazione e di impegno civile. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza è in cammino".

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it , centropacevt@gmail.com , web: lists.peacelink.it

Per contattare direttamente l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia): dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo@gmail.com ; presso l'Associazione italiana medici per l'ambiente è possibile richiedere tutta la documentazione relativa alla vicenda, ed in particolare le esaurienti Osservazioni giuridiche e scientifiche in opposizione allo scandaloso schema di decreto.




Lunedì 03 Dicembre,2012 Ore: 17:15