Terremoto in Abruzzo.
L'impegno delle chiese evangeliche a un anno dal sisma

Tavola valdese e FCEI collaborano alla costruzione di due centri sociali nelle frazioni dell'Aquila


Roma (NEV), 7 aprile 2010 - A un anno dal terremoto prosegue l'impegno delle chiese evangeliche italiane a sostegno della ricostruzione delle zone terremotate dell'Abruzzo.
“Siamo intervenuti nei giorni immediatamente successivi al sisma – afferma il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) – creando un quadro di intervento nel quale si sono inserite le diverse chiese membro. E così l'Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI) ha privilegiato un progetto per gli studenti universitari; l'Esercito della Salvezza è intervenuto soprattutto a sostegno dei bisogni immediati degli sfollati; la Tavola valdese è intervenuta con degli operatori sociali nei campi di Tempera e di Camarda. Oggi le popolazioni terremotate reclamano a gran voce spazi di socialità e vedremo di utilizzare in questa direzione i fondi residui della sottoscrizione aperta all'indomani del sisma e che ha raccolto oltre 110.000 euro”.
“Le chiese valdesi e metodiste confermano il loro impegno per la costruzione di un Centro a Tempera – aggiunge la pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese – dove siamo stati presenti sino allo scorso novembre con uno sportello di ascolto e di servizio sociale. Allo stesso modo contribuiremo alla costruzione di un altro Centro a Camarda, un altro dei luoghi dove siamo stati presenti con i nostri operatori. Nei giorni prossimi – specifica la moderatora - avrò un incontro con il Sindaco dell'Aquila e con i responsabili delle associazioni con cui abbiamo collaborato per definire il protocollo d'intesa che renderà possibile l'avvio dei lavori. Per parte nostra abbiamo già affidato a uno studio tecnico l'elaborazione di un progetto di massima che prevede un Centro polifunzionale dotato di auditorium, biblioteca, sale per riunioni, parco giochi. Tale struttura sarà donata al Comune: l'obiettivo è offrire ai residenti un luogo nel quale incontrarsi e ricostruire legami di socialità che il terremoto ha spezzato e che la ricostruzione, sin qui, non è riuscita a ricreare”.


Giovedì 08 Aprile,2010 Ore: 17:12