Non toglieteci la Santanché!

Bruno Gambardella

 Non ci rammarichiamo certo per il risultato elettorale del primo turno delle elezioni amministrative (anche se quello di Milano ci piace molto più di quello di Napoli), ma confessiamo sin da ora che Daniela Garnero divorziata Santanché ci mancherà. Non siamo feticisti e quindi non apprezziamo la cuneese d’assalto per il suo fascino sadomaso che, secondo alcuni studi, affascina molti italiani. La Sgarbi in gonnella (e stivaloni) ci piaceva per  altre ragioni: in un contesto di grigi burocrati del privilegio partitocratico il suo piglio deciso ci ridestava quando, seguendo i vari Porta a porta o Ballarò, giungeva inesorabile l’abbiocco; ammiravamo la grinta di  una donna in carriera che  ha dichiarato più volte: “il cognome del mio ex marito me lo sono comprato. Non era nessuno ed è diventato un grande chirurgo estetico grazie a me”, non spiegando però come tutto ciò è avvenuto; ci commuoveva la straordinaria faccia tosta di chi, avendo vissuto una vita piuttosto spericolata, richiamava continuamente i valori del cattolicesimo e della tradizione contrapposti a quelli della “sinistra divorzista e fondamentalmente omosessuale”.

Dicono che sia stata proprio lei, nota moderata, a suggerire certe battutacce a Berlusconi: da quella degli esponenti della sinistra che si laverebbero poco e male a quelle sullo scarso fascino di Rosi Bindi, dalle barzellette sui gay ammalati di AIDS che dovrebbero fare le sabbiature per abituarsi a finire sottoterra alla folgorante dichiarazione secondo la quale le donne in menopausa guardando il Caro Leader riscoprirebbero certi fremiti ormai dimenticati…

I malpensanti sostengono che sia stata proprio la Sottosegretario di Stato al Ministero per l’Attuazione del programma di governo (sì, in Italia abbiamo anche questo…) a suggerire al sindaco uscente di Milano Letizia Moratti di attaccare Giuliano Pisapia con un’accusa che si è  rivelata poi una calunnia. Quelli che sono proprio cattivi sostengono che l’errore sia stato provocato ad arte per rovinare la first sciura

Le illazioni, vere o false che siano, tutte provenienti dal Popolo delle Libertà, dimostrano che nel Partito dell’Amore i sentimenti nei confronti della Garnero divorziata Santanché sono poco affettuosi e che la stessa rischia un lungo periodo di esilio mediatico.

Non crederemo mai che un esponente del PDL possa sostenere battaglie di così forte impatto senza il consenso del fu Grande Comunicatore, ma siamo altrettanto certi del fatto che Sua Emittenza non ammetterà mai di aver sbagliato e imputerà a qualcuno, magari proprio alla pasionaria cuneese, il clamoroso flop di Milano. Eppure la discesa sul campo di battaglia delle truppe d’assalto e dei guastatori duri e puri è stata presa ad Arcore: in naftalina i “mollaccioni” e vai con i vari Stracquadanio, Cicchitto, Brambilla e, appunto, Santanché. Tutto questo però non conta se Berlusconi ha bisogno di trovare i responsabili del crollo delle preferenze personali e di una cocente sconfitta del centrodestra…

Lo ribadiamo: Daniela ci mancherà. Grazie a lei riusciamo a resistere alla tentazione di diffidare completamente della magistratura per il correntismo e per i gruppi di potere persistenti all’interno dell’ordine giudiziario. Ascoltando le sue meditate e costruttive critiche agli avversari politici ci viene facile accettare l’idea che un Di Pietro e un De Magistris possano essere utili alla causa. Il solo guardarla ci permette di considerare statisti Anna Finocchiaro e Walter Veltroni e trovare efficace persino l’azione politica di Pierluigi Bersani e del PD…

Silvio, ti preghiamo: lasciaci ancora sognare!

 



Venerdì 20 Maggio,2011 Ore: 19:30