Il fratello di Ruby

Bruno Gambardella

Lo affermiamo ancora una volta: aveva ragione Ennio Flaiano, straordinario giornalista e micidiale umorista, quando affermava che spesso in Italia la tragedia diventa farsa. Mentre le cancellerie di tutto il mondo sghignazzano (e si indignano) per le vicende erotico-giudiziarie di un potente braccato non dalla magistratura “rossa” ma dalla sua disinvoltura etica, il Paese si divide ancora una volta tra tifoserie di curve opposte. Restano in attesa i poteri forti dell’economia e forse qualcuno in Vaticano si sta chiedendo per quanto ancora sarà possibile assolvere il “peccatore” Berlusconi, un buon amico che ha garantito soldi, privilegi e potere di condizionamento della società.

Questa è la tragedia, ma veniamo alla farsa. Un quotidiano nazionale riportava ieri una notiziola che, meglio di tanti discorsi nei salotti televisivi, descrive plasticamente un’epoca. Bloccato dai carabinieri a Porto Sant'Elpidio (Fermo) con 30 grammi di eroina in tasca e una notevole somma di denaro, un egiziano irride i militari dicendo "sono il fratello di Ruby". Non è vero, ma dopo l'arresto la battuta costringe comunque gli investigatori a controlli accurati sull'identità dello spacciatore, un giovane di 19 anni, e su eventuali parentele con la protagonista del caso giudiziario che coinvolge il premier Silvio Berlusconi.

Alla fine l'uomo è finito in manette con l'accusa di traffico illecito di sostanze stupefacenti, ma avrà potuto raccontare ai compagni di cella la sua strepitosa battuta e ridere con loro del presidente del consiglio italiano. Per piacere, abbassiamo al più presto il sipario!



Marted́ 15 Febbraio,2011 Ore: 22:09