Un vaccino che fa ricchi

Bruno Gambardella

Per mesi hanno riempito pagine di giornali; ore e ore di Porta a porta, servizi e approfondimenti nei telegiornali, consigli tra i più vari e talora assurde fobie di improbabili salutisti hanno raggiunto gli italiani. Per gli esperti la suina, una volta diventata pandemia, avrebbe potuto lasciare sul terreno più morti della celebre peste raccontata da Manzoni ne I Promessi sposi. Chi ricordava che sono diversi anni, ormai, che la popolazione mondiale è ciclicamente "minacciata" da terribili infezioni: la Sars, il morbo della muccapazza, l'influenza aviaria… Malattie terribili che rischiano ogni volta di decimare l'intero pianeta. Eppure nulla di questo si è mai verificato.

Pochi giorni fa la notizia ufficiale giunta dai governi di mezz’Europa:  l'allarme per il virus dell'influenza A H1N1 è terminato. E' sceso drasticamente il numero dei contagi.  Sicuramente qualcuno avrà pensato che si trattasse di una grande truffa organizzata per fare i miliardi con i vaccini e rimpinguare le casse delle industrie farmaceutiche. Bene, pare proprio che sia così. L'ultima piaga, ossia l'influenza A H1N1, meglio conosciuta come influenza suina, si è rivelata il più grande scandalo sanitario del secolo.

 La conferma è arrivata dal presidente della Commissione Sanità del Consiglio d'Europa, Wolfang Wodarg, che ha accusato le industrie farmaceutiche di aver influenzato l'Organizzazione Mondiale della Sanità affinché dichiarasse la pandemia. Wodarg ha chiesto un'indagine accurata in merito: a suo parere le industrie farmaceutiche, oltre ad avere influenzato la decisione dell'Organizzazione di dichiarare la pandemia, hanno anche infiltrato i propri uomini nell'Organizzazione. Le accuse del Consiglio d'Europa arrivano proprio mentre i governi delle nazioni più sviluppate, che avevano fatto a gara per accaparrarsi il vaccino, adesso stanno cercando di sbarazzarsi delle milioni di dosi rimaste inutilizzate.

 La Francia ha acquistato 94 milioni di dosi. L'Italia 24 milioni, per un costo di circa 184 miliardi, presi ovviamente dalle nostre tasche. La Germania aveva ordinato 50 milioni di dosi delle quali ne comprerà soltanto la metà e lo stesso vale per la Gran Bretagna che aveva richiesto 60 milioni di dosi. L'unico Paese europeo dotato di un minimo di buonsenso è stato la Polonia, dove il governo non ha dato il via ad alcuna campagna vaccinale perché riteneva il vaccino non sicuro.

Non so perché, ma ho l’impressione che non avremo molti esperti in televisione a commentare i nuovi dati e lo scampato pericolo. Presto tutto sarà dimenticato: l’Italia riuscirà a rifilare (gratis, ovviamente) un bel po’ di vaccini ai Paesi in via di sviluppo dimostrando, per l’ennesima volta di essere un Paese dal cuore d’oro e i contribuenti saranno un po’ meno arrabbiati per l’opera buona compiuta.

Avanti così, con il cuore leggero e l’animo lieto fino alla prossima farmatruffa…

 



Domenica 17 Gennaio,2010 Ore: 22:54