L'EUCHARISTIA E IL "DEUS CARITAS" DI BENEDETTO XVI. LA GRAZIA DEL DIO DI GESU’ E’ *BENE COMUNE* DELL’INTERA UMANITA’, MA IL VATICANO LA GESTISCE COME SE FOSSE UNA SUA PROPRIETA’. Una miseria senza fine dell'intera gerarchia vaticana ...
FAME NEL MONDO?! CIBO MATERIALE E CIBO SPIRITUALE: UNA SOLA GRANDE SPECULAZIONE TEOLOGICO-POLITICA ED ECONOMICA! La Conferenza della Fao e l'intervento di Benedetto XVI. Una nota sull'evento - con appunti sul tema

La «crisi che investe ormai tutti gli aspetti della realtà economica e sociale», ha ricordato papa Ratzinger, richiede «ogni sforzo per concorrere ad eliminare la povertà, primo passo per liberare dalla fame milioni di uomini, donne e bambini che mancano del pane quotidiano». Ma se non si guarda alle «cause», ha riflettuto il Papa, non si va lontano. (...)


a c. di Federico La Sala

 

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«il continuo aumento dei prezzi richiede risposte che i singoli stati non possono dare»

«Il cibo non sia materia di speculazione»

Il Papa alla Fao: «Milioni di bambini sono condannati a morte precoce, l’alimentazione è diritto alla vita» *

MILANO - Bisogna fare di più per sconfiggere la fame. Non «possiamo tacere il fatto che anche il cibo è diventato oggetto di speculazione». Lo denuncia il Papa nel discorso ai partecipanti alla XXXVII Conferenza della Fao, ricordando che «l’alimentazione» «tocca il fondamentale diritto alla vita». «Garantirla», ha detto, richiede «agire direttamente e senza indugio su quei fattori» che gravano su «lavorazione» e «meccanismi di distribuzione» e sul «mercato internazionale».

BAMBINI - «Milioni di bambini» non hanno cibo, «sono condannati a morte precoce, a un ritardo nel loro sviluppo fisico e psichico o costretti a forme di sfruttamento pur di ricevere un minimo di nutrimento» ha detto ancora il Papa.

STATI - «Il quadro internazionale e le ricorrenti apprensioni determinate da instabilità e dall’aumento dei prezzi domandano risposte concrete e necessariamente unitarie per conseguire risultati che singolarmente gli Stati non possono garantire» sottolinea ancora Benedetto XVI. «Questo significa - spiega il Papa - fare della solidarietà un criterio essenziale per ogni azione politica e strategia, così da rendere l’attività internazionale e le sue regole altrettanti strumenti di effettivo servizio all’intera famiglia umana ed in particolare agli ultimi». «Le istituzioni internazionali - ha ammonito Benedetto XVI analizzando le cause della povertà di milioni di persone - sono chiamate ad operare coerentemente al loro mandato per sostenere i valori propri della dignità umana eliminando atteggiamenti di chiusura e senza lasciare spazio a istanze particolari fatte passare come interessi generali».

La «crisi che investe ormai tutti gli aspetti della realtà economica e sociale», ha ricordato papa Ratzinger, richiede «ogni sforzo per concorrere ad eliminare la povertà, primo passo per liberare dalla fame milioni di uomini, donne e bambini che mancano del pane quotidiano». Ma se non si guarda alle «cause», ha riflettuto il Papa, non si va lontano.

Se non si incide contro gli «atteggiamenti egoistici che partendo dal cuore dell’uomo si manifestano nel suo agire sociale, negli scambi economici, nelle condizioni di mercato, nel mancato accesso al cibo e si traducono nella negazione del diritto primario di ogni persona a nutrirsi e quindi ad essere libero dalla fame», non ci si accorge neppure del fatto che «il cibo è diventato oggetto di speculazioni, o è legato agli andamenti di un mercato finanziario che, privo di regole certe e povero di principi morali, appare ancorato al solo obiettivo del profitto».

Redazione online

* Corriere della Sera, 01 luglio 2011 



Venerdì 01 Luglio,2011 Ore: 18:11