«UN ATTACCO ALLA LIBERTÀ DI PENSIERO». LE REAZIONI ALLA DECISIONE VATICANA SULLE RELIGIOSE USA

da Adista Notizie n. 16 del 28/04/2012

36648. NEW YORK-ADISTA. La notizia del “commissariamento” da parte del Vaticano dell’Lcwr, organismo statunitense che riunisce l’80% della leadership delle congregazioni religiose del Paese (v. notizia precedente), ha suscitato reazioni di grande indignazione e sconcerto nei settori più avanzati della Chiesa Usa.

Prima di tutto, all’interno della stessa Lcwr: «La presidenza – si legge in un comunicato – è rimasta attonita di fronte alle conclusioni della valutazione dottrinale della Congregazione per la Dottrina della Fede. Visto che la leadership dell’Lcwr si incontra annualmente con lo staff della Cdf a Roma, e che la Conferenza segue statuti approvati canonicamente, siamo state colte di sorpresa».

In una e-mail inviata al settimanale National Catholic Reporter, Annmarie Sanders, direttrice associata dell’Lcwr, ha detto che i vertici dell’organismo «hanno deciso di non rilasciare interviste fino a che non avranno avuto il tempo di consultarsi con la presidenza e con i membri».

«Profondamente sconvolta» dalla notizia dell’ordine vaticano di rivedere gli statuti dell’organismo e dalla nomina di mons. Peter Sartain di Seattle come responsabile di tale operazione si è detta la benedettina suor Joan Chittister, già presidente dell’Lcwr nel 1976, impegnata sul fronte dei diritti umani e delle donne, nota anche per la sua rubrica sul National Catholic Reporter. «Quando decidi di riformare un popolo, un gruppo, che non ha fatto nulla di male, devi avere un’intenzione, una motivazione che non è fondata dal punto di vista morale, ma è proprio immorale», ha detto, secondo quanto riporta l’Ncr. «Perché stai tentando di controllare le persone per una cosa sola, cioè nel pensiero, per il fatto di voler discutere i temi del tempo… Se smettiamo di pensare, se smettiamo di rivendicare il diritto divino di pensare, e di vederlo come un dono cattolico, tradiamo la Chiesa», ha affermato. In questo tentativo di controllare il pensiero, «si mette in ridicolo la ricerca di Dio, l’idea intera dell’attenzione ai segni dei tempi e del dare alle persone la migliore guida spirituale e la migliore presenza possibile». Dal Concilio Vaticano II, dice la Chittister, le religiose hanno cercato di evitare quel genere di oscurità e di controllo… Sono state un dono per la Chiesa, con la loro guida, il loro amore e la loro continua fedeltà». L’unico modo per affrontare la situazione, afferma ancora la Chittister, è che il gruppo venga smantellato e ricomposto in un organismo non ufficiale: «Solo così si potrà crescere e alimentare il carisma fondativo dell’Lcwr, che è quello di aiutare le comunità religiose a discernere i segni dei tempi. Se ogni cosa che si fa dev’essere approvata dall’esterno, si sperpera il proprio carisma e si limita la capacità delle donne di distinguere».

Sintetico il commento del gesuita p. Ladislas Orsy: «Non è molto complicato. Il Vaticano sta assumendo il controllo. E sperano, in cinque anni, di mettere l’Lcwr su un altro binario». D’altronde, è nei poteri del Vaticano togliere all’organismo il riconoscimento canonico o addirittura sopprimerlo.

Espressioni di solidarietà sono pervenute all’Lcwr da Call to Action, la più grande organizzazione di cattolici per la giustizia. «Le religiose – ha detto il presidente, Jim Fitzgerald sono il cuore della Chiesa degli Usa. Sono loro a far pulsare giustizia, integrità e compassione nelle parrocchie, nelle scuole e negli ospedali». Il documento del Vaticano «riflette chiaramente un altro esempio della paura della gerarchia nei confronti delle donne e della visione profetica che le donne offrono al mondo. Continuare a boicottare donne non serve a dimostrare una leadership morale. Invece di pensare a riformare le religiose, il Vaticano dovrebbe pensare alle riforme di cui ha bisogno esso stesso». «Incoraggiamo l’Lcwr – conclude il messaggio – a restare salda in questo momento critico, sapendo che ha l’appoggio dei cattolici negli Usa. Le suore sono nel nostro cuore e nelle nostre preghiere in questo momento difficile».

Solidarietà alle religiose anche dal gesuita p. James Martin, che su Twitter si è detto vicino ad esse; e da numerosi bloggers cattolici come Bilgrimage, The Anchoress, Whispers in the Loggia. Il sito change.org ha anche promosso una petizione a favore dell’Lcwr, intitolato Support the Sisters. (ludovica eugenio)

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ADISTA
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