Una lettera da Arcisate(Varese)
Monteforte e l’Unità d’Italia

di Martino Pirone

Un montefortese emigrato ricorda un pezzo di storia di Monteforte che ha contribuito a fare l'Italia unita.


Egregio Direttore,

fra pochi giorni si chiude l’anno 2011 e con esso il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, nel corso del quale ne abbiamo viste e sentite di “cotte e di crude” comprese tante discussioni pro e contro le celebrazioni di tale avvenimento storico. Abbiamo sentito ed ascoltato discorsi di estimatori e di detrattori. e speriamo che in futuro tutti gli italiani possano superare queste diatribe e proseguire uniti nel cammino della vita della nostra Nazione.
Se me lo consente caro Direttore, vorrei approfittare delle pagine del Suo giornale per rivolgere un saluto e qualche parola sull’importante ricorrenza a tutti gli Irpini ed in particolare ai Montefortesi, cittadini del mio paese natio dal quale manco stabilmente da 53 anni.
Come ho già riportato nel libro autobiografico “ I luoghi della memoria, Ricordi e pensieri di una vita” Ed. Il Castello, che spero qualcuno abbia letto, non so quanti Montefortesi, adulti e più giovani, sanno che i Moti Rivoluzionari del 1820 videro Monteforte Irpino tra i paesi protagonisti del movimento insurrezionale. Difatti il 1° luglio 1820 gli insorti, comandati dai sottotenenti Morelli e Silvati, provenienti da Nola e diretti ad Avellino per incontrarsi col Gen. Guglielmo Pepe, giunti sul valico di Monteforte innalzarono il tricolore della libertà contro i Borboni dando così l’inizio ufficiale all’insurrezione. In pochi giorni il movimento dilagò e trionfò in Campania , in Basilicata ed in Puglia. Pertanto il 6 luglio il re prometteva la Costituzione e nominava reggente il figlio Francesco - Duca di Calabria. Questi il giorno dopo proclamò la Costituzione, sul modello spagnolo del 1812.
L’episodio di Monteforte fu ricordato a Roma nel 1961, nella ricorrenza del primo centenario dell’Unità d’Italia ed in! quell’o ccasione nel quartiere “Prenestino” fu inaugurata una nuova strada intitolata “Via Monteforte Irpino” ed in Via Nazionale venne posta una stele con la scritta riportata da un inno del poeta e patriota Gabriele Rossetti: «…dalle nolane mura la libera coorte gridando “A Monteforte”! alza il vessillo e va…».
In occasione della mia ultima rimpatriata a Monteforte, nell’agosto u.s., per gustare le specialità della cucina irpina mi recai con parenti al Ristorante “Quagliarella” di Andrea Canonico, sito in Via Silvati e Morelli, località “Vetriera” ove avvenne il succitato episodio del 1° luglio 1820.
Rimasi favorevolmente colpito nel vedere uno degli affreschi che adornano le sale del ristorante che riprende la scena dell’epico avvenimento, come si evince dalla foto che allego e che La invito cortesemente a pubblicare. Mi chiedo quanti avventori si siano mai soffermati a riflettere sul significato di quel dipinto e non so se gli Amministratori Comunali o i Dirigenti scolastici, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, abbiano organizzato una qualche celebrazione del succitato avvenimento storico.
Colgo l’occasione per rivolgere a tutti un caloroso saluto e tanti auguri di Buone Feste, ed in particolare un Felice Anno Nuovo.
Martino Pirone
Arcisate, 24 dicembre 2011



Domenica 25 Dicembre,2011 Ore: 22:33